Eric Maynor è un playmaker (e anche guardia) di qualità, non per niente coach Scott Brooks si fida di lui come si fida di pochi altri. Quest’anno non ha potuto aiutare i suoi Thunder nei playoffs 2012 a causa di un infortunio, e per colmare il suo vuoto la dirigenza di Oklahoma si era affidata al veterano ex Lakers (ora free-agent) Derek Fisher. Maynor è stato draftato lo stesso anno di Serge Ibaka e James Harden e quindi (come il barba) sta aspettando una proposta di rinnovo contrattuale per non ritrovarsi free agent la prossima estate; il problema è che i Thunder stanno utilizzando tutto lo spazio salariale per trattenere, dopo Ibaka, anche James Harden e quindi per Eric potranno farsi avanti altre squadre che gli offriranno contratti assai più sostanziosi sotto il profilo economico. Ma lui pare innamorato dei suoi tifosi e della città di Oklahoma, tanto da dichiarare in una sua intervista la possibilità di un sacrificio (economico) pur di rimanere insieme:
“Io penso che se se tutti noi facciamo un sacrificio, compreso me, allora tutti saremo ancora qui….”
Sembra abbastanza chiaro, Maynor vuole rimanere ad OKC, il problema ancora una volta sono le cifre dei contratti previsti per lui e per gli altri giocatori ed in sintesi se tutti accettano di rimanere a certe condizioni (come i big 3 di Miami) allora la franchigia avrà davanti a sè anni d’oro e di vittorie. Comunque in caso di problemi legati alle scelte dei giocatori, i Thunder hanno in casa propria un potenziale sostituto di Eric, si tratta di Reggie Jackson, anche se non sembra completamente pronto (vedremo come si migliora nella sua seconda stagione). Insomma i Thunder hanno parecchi problemi contrattuali da risolvere in casa, cominciando dal “barba” Harden che negli ultimi giorni sembrava destinato ad essere scambiato durante questa stagione per non perdere una stella da affiancare ai big 2 KD e RW, la stagione deve ancora cominciare e le partite degli Oklahoma non dovranno essere vinte solamente sul parquet.
Michele Ipprio
Twitter: @mikeaip