Certo, i verdetti emessi dalle Summer League NBA sono sempre da prendere con le molle (un esempio per tutti: Bayless, 30 punti e 8 assist di media nella SL del 2008, cifre mai neanche lontanamente avvicinate nel campionato NBA). Ma ciò che ha mostrato Josh Selby nelle cinque partite disputate va decisamente aldilà di quanto pronosticabile a seguito della sua stagione da rookie, condotta nel più completo anonimato. La quarantanovesima scelta assoluta di Memphis ha messo a segno 24.2 punti di media, con un pazzesco 64% dall’arco (27/42), percentuale ancor più sorprendente se messa a paragone col risibile 13.3% avuto nella scorsa regular season. Difficilmente riuscirà a ripetersi su questi standard, sicuramente avrà parecchie chances per conquistarsi un suo posto nelle rotazioni dei Grizzlies, visto anche l’addio di Mayo. Ecco il video dove si possono apprezzare le eccezionali qualità balistiche del ragazzo:
http://www.youtube.com/watch?v=l2p7Z-cSSLo
Con più fiducia si guarda invece al futuro di Damian Lillard, sesta scelta assoluta di Portland nel draft di quest’anno, co-MVP della Summer League dall’alto dei suoi 26.5 punti, 4.0 rimbalzi e 5.3 assist a partita. Il prodotto di Weber State University, che ricorda per certi versi Derrick Rose, seppur forse meno esplosivo, ha impressionato per la naturalezza del suo gioco e la capacità di orchestrare l’attacco, e sembra essere già sufficientemente maturo per un ruolo da starter nelle file dei Blazers.
http://www.youtube.com/watch?v=CTvHv5wFqUM