Dopo l’ufficialità del suo ritorno, che ha scosso in maniera positiva il Mondo NBA, e il trasferimento a Minnesota, l’ ex guardia dei Blazers sembra un giocatore rinato. I Timberwolves hanno ospitato Indiana nella prima gara di preseason. Sul campo NBA mancava da un pezzo, che fosse un’amichevole o un match di regular season. A causa della lunga assenza, parte dalla panchina, è arrugginito e ci mette un po’ a ingranare. Ma nel terzo quarto esplode e porta Minnesota in vantaggio. Prima impresa di Roy dal 2011, quando al primo turno dei Playoff contro Dallas pareggiò la serie 2-2 grazie a prestazioni stratosferiche da vero leader.
E’ un Brandon Roy d’altri tempi. In un batter d’occhio realizza i primi 6 punti del terzo quarto, ripensando a quelle ginocchia che furono la causa del suo ritiro dopo gara 6 contro Dallas. Ha finito con 13 punti, 4 rimbalzi, 1 assist e solo una palla persa in 24 minuti di gioco.
“Penso ci voglia del tempo a volte” ha detto successivamente Roy: “Mi sento in forma, ero eccitato. Questa è stata la mia prima partita da quasi un anno e mezzo, sono contento di essere tornato in campo”
Il coach dei T-Wolves, Rick Adelman ha dichiarato: “Il suo rientro è andato alla grande, si sente meglio e considerando che è la prima partita dopo un anno di stop va più che bene. Mi piace il modo in cui gioca, non forza mai e ha una mentalità solida”
Con Roy, Ricky Rubio e Love i Timberwolves potrebbero tornare a vedere i playoff dopo anni di buio. Ma non basta avere un all-star come Love, una giovane promessa come Rubio e un pugno di gregari. Serve qualcosa in più: la sicurezza di chi sa prendere tiri importanti e la conoscenza della postseason. Insomma, serve che Roy sia guarito al 100%.