Categorie: L.A. Lakers

Utah Jazz 99 – Los Angeles Lakers 86. I gialloviola devono ancora trovare la giusta fluidità nel gioco

Come gli appassionati sapranno, i Los Angeles Lakers rimangono per il momento senza vittorie in preseason; l’ultima sconfitta è arrivata allo Staples Center la scorsa notte dai combattivi Utah Jazz per 99-86. Utah ha vinto la partita nel secondo tempo, riuscendo a creare un margine di 24 punti sui losangelini. A questo punto molte sono le cose da sistemare, ma come al solito è giusto ricordare che le attuali prestazioni dei titolari non sono paragonabili con quelle della stagione regolare.

Ecco 5 considerazioni sui Lakers nella scorsa notte…

1. Robert Sacre vuole essere un Lakers a tutti i costi

Da una 60esima scelta al draft uno non dovrebbe aspettarsi molto, al di fuori di un impegno fuori dalla media per far si che posso meritare un posto all’interno della squadra. Sacre sicuramente sta facendo questo ed altro, sabato nei 27 minuti giocati ha ripagato la fiducia con 10 rimbalzi, 5 dei quali offensivi. Si è lanciato sul parquet per recuperare le palle perse ( difficile per un lungo con la sua altezza ), ed ha fatto del suo meglio correndo su e giù sul campo. Ma Sacre non ha solo rapidità, ha altre doti nel suo armadio. In diverse occasioni è salito sul perimetro per difendere i pick-and-roll avversari tra cui in cu SacreBlock (!) ( in attesa di brevetto ) su Al Jefferson nel terzo periodo. In attacco, quando deve rollare sul p-n-R, lo ha sempre fatto con la massima dedizione ed ha anche fatto vedere ottimi movimenti in post basso sui blocchi.

Ha ancora molto da imparare ovviamente – evitare falli inutili ( ha preso il sesto quando mancavano ancora 10 minuti da giocare nel quarto periodo ) e nel gioco a terra in difesa; nel complesso però Sacre si merita un posto nell‘NBA, almeno un tentativo. Non per forza con i Lakers, altre occasioni le avrà sicuramente. Per lui il tabellino finale recita 9 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate.

2. Kobe Bryant ha giocato duro, sin dall’inizio

Forse aveva in corpo fin troppa energia accumulata sulla panchina mercoledì scorso in Ontario… Ma dal momento della palla a due, Kobe ha giocato con un livello di grinta non tipicamente osservato in preseason, tradotto in un gioco impressionante sul campo. Tra gli highlights un passaggio no-look tra le proprie gambe per Pau Gasol durante il primo quarto, ed un’altra meraviglia nel secondo quarto dalla linea di fondo per Antawn Jamison. Ha guadagnato 7 rimbalzi, 3 offensivi, ed ha guadagnato 12 tiri liberi mandandone a segno 11 tiri liberi. Risultato finale: 25 minuti giocati, 18 minuti, 8 rimbalzi e 5 assist.

 

3. Non una grande serata per Gasol

5 palle perse a fine serata per il catalano, con in aggiunta tre tiri bloccati e per la maggior parte dei 27 minuti giocati non è sembrato particolarmente confortante. E’ sembrato stanco sulle gambe, ma forse la maggior parte del problema è dovuto all’integrazione nel nuovo sistema di gioco. L’ipotesi, dopo l’inserimento nel roster di Steve Nash, era che Pau sarebbe dovuto rifiorire; forse, come un po’ tutta la squadra, ha solo bisogno di tempo.

4. Devin Ebanks ha fatto vedere molto di buono, Morris invece è sembrato forte e debole allo stesso tempo

Ebanks ha fatto vedere molte buone cose la scorsa notte. Nel primo tempo Ebanks ha tirato fuori dal proprio repertorio un’ottima giocata . Poi ha tirato fuori dal cilindro un’altra ottima giocata per Sacre che si è guadagnato in questo modo un buon fallo. Nel complesso ha guadagnato molta fiducia sia con l’allenatore che da parte dei tifosi.

Stessa analisi vale in parte per Morris, il quale ha lasciato alla storia della partita alcuni buoni momenti, tra i quali un ottimo primo periodo servendo al volo per un jumper il compagno Jamison ( uno tra i suo 4 assist finali ), insieme ad una bella giocata con un ‘reverse layup’ nel secondo tempo. Ma troppo spesso Morris è andato a sbattere in situazione ben complicate, e ha pagato ciò con un paio di palle perse evitabili. Ha finito la partita con 4 assist e una sola palla persa, ma la solida statistica non racconta bene la storia della sua partita. In più, Morris ha sbagliato 5 dei suoi 6 tentativi di tiro. Stiamo parlando di una guardia di 21 anni che ha appena concluso la sua stagione da rookie; di conseguenza aspettiamoci ancora molti errori. Il potenziale in lui c’è, bisogna solo attendere che maturi.

5. Metta World Peace non è sembrato lo stesso ragazzo visto lo scorso anno al training camp, e questa è un’ottima notizia

MWP, per sua stessa ammissione, è in condizione fisica migliore rispetto all’anno scorso, e lo sta dimostrando. La velocità con cui gioca, e la maggiore mobilità con cui torna in difesa, è eccezionale. Nel complesso ha mostrato belle giocate; gli highlights mostrano una palla rubata a Gordon Hayward in transizione. ( e per dimostrare che la cavalleria non è morta, MWP ha baciato la mano alla donna che gli ha restituito il pallone rubato ). Offensivamente parlando, ha guadagnato sei viaggi in lunetta e ha colpito dalla lunga distanza mettendo a referto 3 bombe su 4 tentativi. Ci sono stati come al solito alcuni momenti goffi, ma anche quando le cose sembravano prendere una brutta piega, i segnali sono stati sempre incoraggianti. Durante il primo tempo, quando è stato stoppato sulla linea di fondo il risultato non è stato ottimo, ma rispetto all’anno passato il suo tiro è stato di ben altra portata.

 

 

@m4tteolorenzo

 

 

 

 

 

 

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