Prendete una città che non ha molto da offrire ai turisti,in uno stato come l’Ohio, con una franchigia che dal 1970 (anno della prima apparizione Nba) naviga nel limbo della lega con piu’ assenze che partecipazioni nei Playoff. Bene escludendo la finale di Conference raggiunta nel 1992 (persa contro i Bulls di Jordan e Pippen), questa in poche parole è la storia dei Cleveland Cavaliers. Nulla di eclatante fino all’estate 2003 quando ottennero la prima scelta assoluta (in uno dei Draft più talentuosi di sempre) e chiamano un ragazzotto di 19 anni che già prima dell’ingresso tra i Pro , viene definito “Il Prescelto”. Questo ragazzone al primo anno viene nominato all’unanimità Rokiee of the Year e da quel momento cambia le sorti e la storia di una franchigia…di una squadra…forse di una stato intero… il suo nome è Lebron James, uno dei più forti giocatori di basket mai nati. Sotto la luce splendente del n°23 i Cavaliers cominciano a farsi spazio nell’immaginario collettivo e vivono 7 anni (2003-2010) conditi da 2 finali di Conference ed il primo “storico” approdo nelle Nba finals 2007. Nel momento migliore però a Lebron e compagni manca lo spunto, la scintilla, lo scatto decisivo per entrare nell’Olimpo dei grandi. Vengono “asfaltati” 4-0 in finale dai San Antonio Spurs di Parker, Ginobili e dell’immenso Tim Duncan.
Seguono 2 annate in cui tutti li danno per favoriti e tutto il mondo aspetta ormai il primo titolo Nba griffato Lebron, ma falliscono l’approdo alle finals.L’8 luglio 2010 avviene la seconda svolta della loro storia. In diretta tv , Lebron James , annuncia al mondo intero la decisione di firmare con i Miami Heat. Sconforto,rabbia , frustrazione…questi i sentimenti che si respirano a Cleveland…il “loro” gioiello scappa dalla “sua” gente per andare a vincere in altri lidi. Inizia cosi la 3° fase della storia attuale dei Cavaliers. Un’anno buio quello 2010-2011(chiuso con il 2°peggior record della lega) li porta come 8 anni prima ad aggiudicarsi la prima chiamata al Draft, e scelgono il playmaker Kyrie Irving.Attorno a Irving,e Thompson (4°scelta dello stesso draft 2011) comincia il progetto-rinascita dei Cavaliers che non centrano i playoff nella stagione 2011-2012 ma si vedono eleggere Kyre Irving Rookie of the Year (come LBJ 8 anni prima) e la nascita di una nuova stella in grado di far sognare una città che, sta pazientemente, vivendo la creazione di una squadra giovane e molto futuribile (Irving , Waiters , Thompson , Zeller , Casspi)..solo il tempo saprà dirci se, tra qualche anno ,questi giovani Cavalieri dell’Ohio ,riusciranno a ricalcare le gesta dei mitici Cavaliers di Lebron…a Byron Scott il compito di non deludere le aspettative, sognando sempre tra qualche anno il clamoroso ritorno a casa del Prescelto che potrebbe redimersi e tornare a trionfare nel regno che lo ha fatto diventare… THE KING!
Daniele Mascioli