7. NORTH CAROLINA STATE
I Wolfpack più forti di Duke e North Carolina? Ebbene sì, in questa stagione North Carolina State ha ottime possibilità di vincere la Atlantic Coast Conference e di disputare un eccellente Torneo NCAA. L’ottimismo che circonda i Wolfpack deriva senza dubbio dalla qualità del loro roster, il più talentuoso che hanno avuto in tempi recenti, frutto della conferma del solido gruppo dello scorso anno, a cui si è aggiunta una buonissima classe di reclutamento. La maturazione di Lorenzo Brown nel suo anno da sophomore lo ha portato a diventare il miglior playmaker della ACC, capace di sfornare assist ai compagni e di prendersi grandi responsabilità nei momenti decisivi. Se Brown è il “cervello” della squadra, l’ala C.J. Leslie, che ha ritardato di un anno il salto tra i professionisti, non può che esserne il “braccio”, dato che è il destinatario privilegiato dei suoi passaggi; Leslie, dopo un primo anno fatto di alti e bassi, ha iniziato a mostrare il suo potenziale, fatto di atletismo, capacità di correre bene il campo e mettere palla a terra per attaccare il difensore dal palleggio, intelligente selezione dei tiri. Completano il quintetto Scott Wood, mortifero da dietro l’arco, il freshman Rodney Purvis, strepitoso attaccante con una grande visione di gioco, e il centro Richard Howell, che garantisce una buona presenza sotto i tabelloni.
L’unico punto di domanda riguarda la profondità della panchina, soprattutto per quanto riguarda i lunghi, ma non è detto che qualche riserva non possa rivelarsi una sorpresa.
6. MICHIGAN
Quest’anno la Big Ten è senza dubbio la conference più forte, con tre squadre (Indiana, Ohio State e Michigan) tra le prime sei del ranking e un’outsider come la Michigan State di coach Izzo. Dopo la vittoria del titolo della Big Ten dello scorso anno, a Michigan le aspettative sono molto alte, dal momento che si è riusciti a mantenere un roster di livello elevato nonostante le partenze di Novak, Douglass e Smotrycz, soprattutto grazie al ritorno di Trey Burke, eletto “co-freshman of the year” nella propria conference insieme a Cody Zeller; Burke, primo dei Wolverines in punti, assist, recuperi e stoppate nella sua prima stagione, è uno dei migliori playmaker del campionato, bravissimo nelle situazioni di pick-and-roll, ha parecchi punti nelle mani e dispone di ottime doti da passatore e un eccellente tiro da tre punti, ideale per il gioco perimetrale di coach Beilein. Formerà uno dei backcourt più forti insieme al compagno di reparto Tim Hardaway Jr. (figlio dell’ex giocatore NBA Tim Hardaway), guardia dall’enorme atletismo, molto efficace quando si crea il tiro dal palleggio, meno quando effettua un tiro piazzato. A completare il quintetto ci sarà Glenn Robinson III (figlio dell’altro ex giocatore NBA Glenn Robinson, il grande Big Dog), ala atletica capace di trovare il canestro in tanti modi. L’unico dubbio riguarda il sistema offensivo di coach Beilein, basato su un gioco perimetrale con quattro giocatori esterni e uno interno, ma che quest’anno avrà a disposizione due uomini d’area forti e aggressivi come Jordan Morgan e il freshman Mitch McGary.
Se Beilein riuscirà ad adattare il proprio sistema di gioco ai punti di forza dei suoi giocatori, i Wolverines hanno tante possibilità di raggiungere le Final Four.
5. KANSAS
Il rinnovo del contratto di Bill Self fino al 2022 è il simbolo della straordinaria continuità del programma cestistico dei Jayhawks, che riescono sempre a disputare delle stagioni eccezionali grazie al reclutamento di ottimi giocatori e ad un allenatore tra i migliori in circolazione. Basti pensare allo scorso anno, quando Kansas perse sei dei suoi primi otto realizzatori, dovette rinunciare a tre freshman e non fu considerata tra le favorite del campionato, ma riuscì a raggiungere la finale grazie all’esplosione di Thomas Robinson, che fino a quel momento era rimasto nell’ombra dei gemelli Morris.
Ora si cerca il nuovo Robinson e ci si aspetta conferme e miglioramenti dai giocatori della passata stagione: in primis dal senior Elijah Johnson, che sostituirà Tyshawn Taylor nel ruolo di point guard, ma dovrà comunque avere parecchi punti nelle mani; a completare il backcourt dei Jayhawks ci sarà Ben McLemore, realizzatore molto atletico, dichiarato ineleggibile lo scorso anno per questioni accademiche; nel ruolo di ala piccola vedremo il solido e versatile Travis Releford, mentre sotto canestro spazio al freshman Perry Ellis, eletto giocatore dell’anno dalla National High School Coaches Association, e al senior Jeff Withey, strepitoso difensore atteso al salto di qualità in attacco.
Riuscirà Bill Self a ripetere un altro miracolo? Una cosa è certa, mai scommetterci contro.
Marco Montini
@Monty_87