Finisce a Minneapolis, la striscia positiva di vittorie degli Oklahoma City Thunder che durava da 12 gare. La capolista della western conference ha dominato questi primi due mesi di regular season, giocando lo stesso basket messo in atto nella corsa alle finali della scorsa stagione : spingere il contropiede, innescare Westbrook e Durant, tenere il motore ad altissimi giri.
Ma J.J. Barea e i Timberwolevs avvertono: portare a casa un back-to-back non è poi così facile. Con la tenacia che lo ha reso fondamentale nella corsa al titolo dei Mavs nel 2011, Barea ha segnato 14 dei suoi 18 punti nell’ultimo quarto trascinando i Timberwolves alla vittoria per 99-93. Cruciale il suo apporto per spegnere dei Thunder galvanizzati da una lunga serie di vittorie.
Kevin Love, il big man di Minnesota da poco rientrato dopo un lungo stop, ha segnato 28 punti e catturato 18 rimbalzi, Pekovic si è unito alla causa con 24 punti e 10 rimbalzi.
Non sono serviti i 66 punti messi insieme da Durant e Westbrook per evitare la sconfitta e salvare la striscia di 12 vittorie consecutive.
“Non è la fine del mondo. Un mucchio di persone hanno detto che oggi finirà il mondo, ma non è la fine di niente”, ironizza Durant sulla sconfitta: “ Abbiamo perso contro un’ottima squadra. Hanno giocato con un’intensità pazzesca e ci hanno battuti. Adesso siamo 21-5 e dobbiamo soltanto tornare ad allenarci”