Brutte notizie per i tifosi dei Minnesota Timberwolves. Quando tutto sembrava essere pronto per il ritorno di Brandon Roy, l’ex stella dei Portland Blazers ha avuto l’ennesima ricaduta durante il periodo di riabilitazione. I problemi alle ginocchia non sono stati risolti come si sperava. A novembre, ricordiamo, il giocatore era stato sottoposto ad un intervento di artroscopia. Il recupero di Roy era stato quindi fissato per gli ultimi di dicembre, ma la situazione si è invece aggravata ulteriormente. Si riavvicina quindi lo spettro del ritiro anche se il giocatore sembra volerle tentare tutte per poter tornare a disposizione della sua squadra:
“Negli ultimi giorni ho valutato tutte le opzioni possibili per cercare di proseguire la mia carriera – ha spiegato il 28enne Roy -. Ho deciso di prendere in considerazione delle ulteriori opzioni di trattamento e un programma di riabilitazione estensiva: il mio obiettivo è sempre stato, ed è tuttora, quello di tornare a giocare nelle migliori condizioni possibili e di dare il mio contributo alla squadra”.
Anche il proprietario dei T’Wolves, David Kahn, sembra essere ottimista:
“Siamo fiduciosi che tutto vada per il meglio, ma siamo anche pronti al peggio: la squadra deve capire che la situazione di Roy potrebbe anche non risolversi. Faccio il tifo per Brandon e spero che tutto si risolva, ma dobbiamo prepararci all’eventualità che questo non succeda ed essere ancora più pronti in tutto quello che facciamo”
Chiudiamo quindi con le dichiarazioni di coach Adelman, che invece non vuole illudersi sul ritorno di Roy:
“La Nba non aspetta. Roy si è impegnato moltissimo per cercare di rientrare, ma ci sono state alcune complicazioni. Adesso sta continuando a lottare: sta a lui valutare quello che sarà in grado di fare e se ci sono i margini per tornare a giocare”.
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