J.R Smith è l’anima (dopo Melo) di questi New York Knicks stellari della prima parte di stagione, la guardia natia in Freehoold (New Jersey) non si è mai calato cosi tanto come quest’anno nella parte di “giocatore professionista” e, partendo dalla panchina, contribuisce alle tante vittorie apportando 16.6 punti per partita in 33 minuti di gioco. Tutto questo ovviamente lo sta portando ad acquisire molta più notorietà di quella che già aveva prima ed in tanti lo vorrebbero al prossimo All-Star Game che si svolgerà a Houston il prossimo fine febbraio. Ma la domanda è: lui ci sta pensando a questa possibilità?
“So che potrei essere una All-Star onestamente” ha risposto Smith. “Non mi sto concentrando sulla probabilità di vincere il premio per il sesto uomo dell’anno anche perchè questo riconoscimento è orientato più sul lungo termine. Il mio obiettivo individuale, ora come ora, è di essere un All-Star e poi penserò alla possibilità di poter competere per il sesto uomo dell’anno. Sto cercando di poter essere importante per la mia squadra ,e guadagnarmi una chiamata per Houston, partendo dalla panchina e facendo bene.”
Il 27enne giocatore dei Knicks questa estate è stato messo ai lavori “forzati” da coach Mike Woodson e Herb Williams i quali avevano già in mente di farlo partire dalla panchina, in modo tale da migliorare il proprio stile di gioco, più esplosivo ma più accurato grazie ad una selezione di tiri migliorata, anche se , quando le cose vanno male si va sempre o da lui o da Melo per sperare in uno dei loro tiri forzati.
“L’idea che ci è venuta in mente prima dell’inizio della stagione è stata quello di farlo partire dalla panchina” ha dichiarato coach Woodson. “Ha un ruolo importante, deve entrare a partita in corso e deve apportare i suoi punti, lo abbiamo messo nelle condizioni migliori per farlo. Penso che stia migliorando come giocatore, è più paziente sia per quanto riguarda le scelte offensive che per quelle difensive.”