Ci risiamo. Ormai sta diventando una cattiva abitudine a Minneapolis in questa stagione dover far fronte, con cadenza settimanale o poco più, a continui infortuni che stanno martoriando un roster di tutto rispetto come quello dei Timberwolves. Questa volta è toccato di nuovo a Kevin Love, la star della squadra del Minnesota, che per la seconda volta in stagione ha subito un infortunio alla mano destra durante la partita giocata giovedì notte a Denver contro i Nuggets. Love ha ri-fratturato il terzo metacarpo e la società ha detto di aspettare maggiori dettagli sulla situazione del giocatore per conoscere i suoi tempi di recupero. Queste informazioni dovrebbero arrivare a breve, quando la star dei Timberwolves si sottoporrà agli accertamenti di uno specialista della mano di New York. Il primo infortunio, quello occorso al giocatore il 17 Ottobre, lo ha tenuto fuori nelle prime tre settimane di regular season ed ha reso molto più complessa e laboriosa la sua meccanica di tiro.
Prima della partita giocata questa notte contro Portland, coach Rick Adelman ha dichiarato riguardo a questa nuova assenza:
Lui (riferendosi a Love) è un’enorme parte di ciò che noi speriamo di fare sul parquet e adesso dobbiamo trovare un altro modo per provare a farlo. Anche nella partita contro Denver, la gente ha molto parlato della meccanica del suo tiro e delle sue percentuali, ma lui alla sirena del primo tempo aveva messo a referto 13 punti e catturato 13 rimbalzi. Questi sono due numeri enormi. Noi dobbiamo trovare il modo di produrre questi numeri, pensando ad un modo differente di gioco.
Nonostante tutti i problemi di questo inizio stagione, Love è comunque il leader della squadra sia per punti segnati (18.3) che per rimbalzi (14.0), messi insieme nelle 18 partite da lui disputate.
Come già ricordato all’inizio, quello del centro di Minnesota è soltanto l’ultimo di una lunga lista di infortuni che stanno fortemente mettendo in difficoltà la franchigia. Ricky Rubio, che ha saltato nuovamente le ultime partite per problemi alla schiena, non è stato arruolato le prime 20 partite stagionali per colpa del problema al ginocchio capitatogli ormai mesi fa, ma che richiede accurata e lunga riabilitazione. Brandon Roy, Malcolm Lee e Chase Budinger sono indisponibili tutti per infortuni al ginocchio, mentre Josh Howard ha rinunciato a fine Dicembre, causa problemi fisici dal recupero molto lungo. Anche riguardo a questo continuo ripresentarsi di problemi fisici, coach Adelman si è pronunciato dicendo:
Non mi sono mai ritrovato in una situazione del genere. Abbiamo iniziato la stagione con Rubio fuori, sperando di riaverlo indietro il prima possibile e poi, oltre al suo difficile rientro, abbiamo iniziato a perdere un pezzo dopo l’altro della squadra. Il nostro record è di 15-14 e io sto provando ad immaginare come siamo stati in grado di fare tutto questo.
Come dar torto al povero Adelman che in queste prime 30 partite sta improvvisando quintetti, cercando di sfruttare le poche note liete che comunque la stagione gli ha riservato (vedi Pekovic e Shved), facendo notizia come unica franchigia che per lunghi tratti di partita schiera sul parquet di gioco un quintetto di soli bianchi, non perdendo a fronte di questo nè in pericolosità nè in talento nei confronti di tutte le altre squadre a forte impronta afroamericana.
Nelle prossime settimane dovranno ricominciare a fare a meno della loro star (data anche come possibile partente destinazione Lakers) e magari, quando si sentirà la sua mancanza sotto le plance o quando non lo si vedrà con i piedi dietro l’arco pronto a ricevere uno scarico, in molti si chiederanno: “Where is the Love?”. Speriamo che questo interrogativo assilli per il minor tempo possibile i tifosi dei Timberwolves.