Chris Andersen, anche (e più probabilmente) noto come “The Birdman” svolgerà una serie di allenamenti con i Miami Heat che stanno valutando la possibilità di firmarlo. Gli Heat, dopo il taglio di Josh Harrellson, con 2 spot liberi nel roster, sono alla ricerca di un lungo di esperienza che possa dare una mano a rimbalzo. Andersen è stato tagliato dai Denver Nuggets in estate utilizzando l’amnesty clause, dopo aver giocato 32 partite nella scorsa stagione con 5,3 punti e 4,6 rimbalzi in poco più di 15 minuti di utilizzo. Nella sua ormai decennale esperienza NBA, il 34enne Andersen ha vestito le maglie dei Nuggets e dei New Orleans Hornets, e proprio durante l’esperienza nella città del Jazz ha rimediato una squalifica di due anni per essere risultato positivo ad un test antidroga. Dopo essere tornato nel 2008, si è messo in luce ritornando ai Nuggets, dando un contributo importante dalla panchina, aiutando anche i suoi a raggiungere la finale di Conference nel 2009 (finale persa 4-2 con i Los Angeles Lakers). Se questo non bastasse, il buon Chris è riuscito a mettersi in luce, fino a diventare uno dei personaggi più popolari della lega, distinguendosi per la sua (ehm..) “ricca collezione” di tatuaggi (in pratica è un murales vivente!).
Aldilà di questi aspetti extra-cestistici, Andersen potrebbe effettivamente essere l’uomo giusto per rimpolpare il reparto lunghi di Miami, un reparto che non propone alternative valide al solo Bosh, già spostato nell’innaturale posizione di centro. Lungi dal considerare Andersen uno dei top player della lega nella posizione di centro (o al più ala grande), va comunque detto che l’esperienza e l’atletismo di Andersen e il suo ottimo istinto difensivo, potrebbero dare una mano a LeBron e soci a difendere il titolo, conquistato la scorsa stagione. La palla passa a Pat Riley e Erik Spoelstra: solo loro decideranno se pemettere a “The Birdman” di tornare a volare.
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