206. Prefisso di Seattle. Terra cestisticamente desolata da qualche anno, con quel coro che sembra risuonare ancora all’interno della Key Arena. “Save our Sonics“. Non se lo meritavano i tifosi dei Sonics. Non se lo meritano i tifosi dei Kings. Il trasferimento della franchigia di Sacramento verso la Emerald City, però, sembra aver trovato come ostacolo un vero e poprio osso duro: trattasi del sindaco californiano Kevin Johnson, ex giocatore Nba, che ha dicharato di avere ancora qualche colpo in canna da sparare per non veder andar via la squadra di basket dalla sua terra natia. Johnson sembra infatti stia facendo di tutto per bloccare l’accordo di cessione della squadra tra la famiglia Maloofs e il Chris Hansen-Steve Ballmer group, accordo che si aggira intorno ai 525 milioni di dollari.
“Il commissioner David Stern sa che farò richiesta di poter parlare con il consiglio di amministrazione prima che venga formalizzato qualsiasi contratto di rilevazione” ha dichiarato Johnson. Contratto che ha come termine ultimo il 1 Marzo 2013. Stern, giovedì notte, aveva già comunicato di lasciare aperta la strada per qualsiasi tentativo di trovare eventuali compratori disposti a tenere la squadra a Sacramento, facendo il nome di Ron Burkle (proprietario di una catena di supermercati). “Tutte le trattative di cessione della franchigia, comunque, verranno prese in considerazione sia da me che da un comitato di proprietari della Nba“. Dopo aver già salvato i Kings da un trasferimento ad Anaheim (nel Febbraio 2011), Johnson aveva già accordato con i Maloofs la cotruzione di una nuova arena, progetto che ovviamente è naufragato. Il sindaco si dice comunque fiducioso, sapendo che Stern gli concederà il tempo necessario per preparare una contromossa.
Dovendo affrontare l’idea di una guerra d’offerta contro il gruppo Ballamer (possessori di circa quindici miliardi di dollari), Johnson ha iniziato la ricerca di finanziatori sia interni che esterni alla città per poter presentare una controfferta competitiva. Ad oggi, considerando che tenere la squadra a Sacramento non includerebbe alcuna tassazione, e che i nuovi proprietari potrebbero beneficiare di ben 77 milioni di dollari, cifra che i Maloofs sono debitori alla città, Johnson stima la propria offerta intorno ai 425-450 milioni di dolari.
“Credo che come punto di partenza siamo intorno ai 425-450 milioni” ha detto Johnson “ma ci sono ancora molte carte da scoprire da entrambe le parti interessate. Chiunque sa che le cifre di cui stiamo parlando sono destinate a salire, ma di sicuro sappiamo che le offerte andranno oltre i 400 milioni. La cosa positiva è che non c’è carenza di persone interessate a trattenere la squadra a Sacramento“. Altre voci di corridoio, inoltre, parlano del coinvolgimento di un valido piano di ammodernamento del Power Balance Pavilion affinché l’offerta possa essere presa in considerazione dalla NBA. Tra i maggiori investitori del fronte casalingo, spicca il nome di Mark Mastrov, direttamente dalla North-California, fondatore della “24-Hours Fitness” e il solito Burkle. “Molti dei finanziamenti non arrivano da Sacramento, ma siamo comunque contenti dei tanti interessamenti locali” continua sempre Johnson “Penso che abbiamo una grande possibilità di tenerci la nostra franchigia. Ripeto: non c’è carenza di mancanza d’interesse“. Johnson non ha ancora indicato una data di presentazione dell’offerta. Il sindaco sa benissimo quanto conti evitare conflitti interni alla città “Abbiamo bisogno di un’unica offerta come Sacramento per far sì che tutto abbia un senso, mettendoci in una posizione di forza nei confronti della concorrenza. So che Seattle si merita una sua squadra di pallacanestro. Ma non voglio che sia la mia“.
Si riapre quindi la partita per la rilocazione dei Kings, quando il fischio finale del primo Marzo si avvicina sempre più.
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