La sconfitta giunta nella notta è la terza di fila. Perdere contro questi Pistons poi è un risultato che pesa ancora di più. Non sono bastati ai Celtics i 16 punti di Garnett e Lee e neanche la tripla doppia sfiorata da Rondo con i suoi 15 assist, 9 rimbalzi ed 8 punti (che paradossalmente sono quelli che avrebbero fatto più bene all’abulico attacco di Boston). Detroit ha meritatamente vinto per 103 a 88 portando a casa una partita in cui i biancoverdi hanno tirato con un quantomeno rivedibile 33/83 dal campo.
Il rientro di Bradley aveva fatto ben sperare la squadra del Massachusetts, che aveva dato vita ad un filotto di vittorie che avevano portato il record a 20-17. Adesso si è ritornati ad un 50% di vittorie tutt’altro che lusinghiero e che soprattutto non lascia grosse speranze per la prosecuzione della stagione. A fronte di tutto questo Doc Rivers, profondamente scosso e deluso dalla sconfitta, non si è risparmiato ai microfoni di CSNNE.com, dichiarando:
Devo riuscire a trovare sia la giusta combinazione in campo sia i giusti ragazzi per questo progetto, altrimenti sarò costretto a mettere qualcuno di loro fuori squadra. Questo è un punto di non ritorno. Questo gruppo fin’ora non ha di certo giocato nel modo migliore, ma i giocatori hanno dentro di loro tutte le possibilità per farlo. Io non sto ricevendo niente di tutto questo neanche al loro interno questo riesce a circolare.
Immaginiamo che Doc Rivers non abbia subito messo mano al telefono per parlare con Danny Ainge, ma il messaggio che ha voluto lanciare resta comunque molto forte. Generato sicuramente dalla frustrazione dovuta ai risultati che stentano ad arrivare, il coach di Boston ha ben chiaro in mente che ora come ora, a fronte di un attacco che presenta molte carenze, la difesa non riesce più ad essere quella garanzia di efficienza che ha portato così tante soddisfazioni ai tifosi dei Celtics negli ultimi anni.
Il problema di fondo resta l’assenza totale (o quasi) all’interno del roster di giocatori per i quali sarebbe pensabile una trade. Tolto l’intoccabile Pierce (del quale abbiamo parlato qualche settimana fa) e i giovani Rondo e Sullinger, tutto il resto della squadra risulta impossibile da piazzare. Al momento nessuno sembra avere intenzione di prendere Jeff Green (ancora troppe le perplessità nell’affrontare il post di un’operazione così complicata).
Le dichiarazioni rilasciate da Ainge non lasciano spazio ad equivoci riguardo l’impossibilità di intavolare qualche scambio, ma di certo, qualora nelle prossime uscite i Celtics non iniziassero a mostrare quel cambio di marcia venuto fuori anche nella scorsa stagione dopo l’All Star Game, toccherebbe iniziare a pensarci.