Kobe è magistrale, i Lakers sono vivi

Nel match clou della domenica NBA, si trovavano di fronte la squadra con il miglior record della Lega e quella fin qui più deludente della Lega stessa; Gli OKC Thunder non avevano previsto però
che uno dei più grandi realizzatori della Storia del Gioco, si trasformasse in un perfetto playmaker per la seconda partita consecutiva.

I Lakers superano i Thunder 105-96 allo Staples Center nella loro miglior partita della stagione, guidati da uno straordinario Kobe Bryant che per la seconda volta in 3 giorni mette a referto 14 Assist, uno meno del suo record di carriera, condendoli con 21 punti, 9 rimbalzi e appena 4 errori al tiro su 12 tentativi.

Il fuoriclasse dei Lakers domina in post, servendo assist praticamente a chiunque: ogni volta che arriva il raddoppio o l’aiuto, è sufficiente un taglio di un compagno per scardinare la difesa ospite; il principale beneficiario è Pau Gasol, grande innesto dalla panchina che chiude con 16 punti, uno dei 6 giocatori gialloviola in doppia cifra. Oltre a Bryant e Gasol infatti ci sono Nash, World Peace, Jamison e Clark.

Dwight Howard è ancora una volta condizionato dai falli e chiude con 8 punti e 10 rimbalzi in 29 minuti con un pessimo 2-10 dalla lunetta. Proprio gli errori dalla linea della carità, hanno impedito a L.A di vincere più agevolmente dato che a fine partita la percentuale realizzativa dal campo e dalla linea dei liberi, incredibilmente, sarà la stessa (55%).

I Thunder dunque rimangono a galla, nonostante la serata storta al tiro delle loro due superstar che combinano per 16-48 dal campo: Durant chiude comunque con 35 punti, Westbrook sfiora come Bryant la tripla doppia con 17 punti, 9 rimbalzi e 13 Assist.

Nonostante la nuova vena da dispensatore, sarà un classico canestro allo scadere dei 24 di Kobe ha mettere la parola fine sulla partita; a 37 secondi dalla sirena, crossover, palleggio arresto e tiro contro l’ottimo Sefolosha per il +7 che taglia le gambe ai campioni della Western Conference.

Il morso di un Mamba generoso come non mai per una vittoria che potrebbe dare finalmente un senso a una stagione fin qui derelitta: perché è meglio non sottovalutare mai il cuore dei campioni, specie di quello cresciuto tra Reggio Emilia e Pistoia.

THE DARK SIDE OF THE MAMBA – Le ultime due uscite di Bryant daranno argomenti a innamorati e detrattori allo stesso modo ma di certo questa nuova versione “samaritana” sembra quella più funzionale al bene della squadra: la media assist di Kobe è stata di 6.84 nelle vittorie e di solo 3.84 nelle sconfitte dei Lakers in questa stagione; allo stesso modo, nelle partite in cui  ha preso meno di 20 tiri i Lakers hanno vinto 13 volte su 16, mentre hanno vinto appena 6 volte su 28 quando ha tirato 20 o più volte…

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