I Portland Trailblazers hanno un nuovo obiettivo per il proprio frontcourt, obiettivo che risponde al nome di Nikola Pekovic, lungo attualmente in forza ai Minnesota T’Wolves. Il centro montenegrino, che a fine stagione diventerà restricted free agent, sarebbe nel mirino della franchigia dell’Oregon, la cui priorità nell’offseason sarà quella di cercare un giocatore adatto a ricoprire il ruolo di centro titolare per coach Terry Stotts. Già dalla scorsa stagione c’erano stati dei rumors relativi ad un interessamento dei Blazers nei confronti di Pekovic, rumors accolti con orgoglio dal diretto interessato, che li considera come una gratifica per quanto fatto finora .
“È fantastico quando altre franchigie come Portland si interessano a te; vuol dire che sto facendo un ottimo lavoro e che le mie prestazioni sono apprezzate.”
Piccolo inciso su Pekovic, per inquadrare meglio il giocatore. Nikola Pekovic è un lungo vecchio stile, abituato a giocare nel pitturato, senza fondamentalmente deviare da quella zona, facendo sempre sentire la sua presenza sotto canestro, soprattutto quando si tratta di fare il lavoro sporco (rimbalzi, difesa, intimidazione), anche se il nostro non disdegna di prendersi una buona quantità di tiri, con ottime percentuali dal campo . Il suo gioco punta più all’efficacia che alla bellezza stilistica.
“Potrebbe non essere bello a guardarsi, lo ammetto. Il mio tipo di gioco è differente, forse un po’ vecchia scuola. Ma è così che ho giocato per tutta la mia carriera. Magari non sarò un grande saltatore o un tiratore da tre, ma spalle a canestro posso fare molto male agli avversari”.
Traccia di questa efficacia si scorge nel fatto che Pekovic, che è al terzo anno nella lega, sia migliorato di anno in anno in ognuna delle sue voci statistiche di riferimento, a partire dalla sua media punti, triplicata rispetto all’anno da rookie (anche grazie a un aumento del minutaggio concessogli; da 5,5 a 15,9 quest’anno, tirando con il 51% dal campo), rimbalzi (8,6 rispetto ai 3 della sua prima stagione), e anche le stoppate (che pur non essendo la sua specialità, sono anch’esse aumentate di anno in anno, da 0,5 a 0,9).
I Blazers hanno circa dagli 11 ai 13 mln di dollari di spazio libero nel salary cap, per potere eventualmente firmare Pekovic, ammesso comunque che Minnesota non pareggi una possibile offerta di Portland, cosa che comunque i T’Wolves sarebbero ben disposti a fare per non perdere il giocatore montenegrino. Ma Io stesso Pekovic non ha le idee chiare al 100% sul proprio futuro.
“Non puoi mai sapere cosa accadrà. La mia prima opzione è restare qui. Ma è davvero dura stare dietro a tutti quelli che ti chiedono ‘dove andrai’ o ‘cosa hai intenzione di fare’. Per questo cerco di concentrarmi solo sul basket e di non pensare a quello che succederà in estate.”
Pur avendo i Timberwolves il coltello dalla parte del manico, questo non significa però che Portland non farà un tentativo per portare via “Pek” ai T’Wolves (l’affaire-Batum docet).
Anche dalle parti dell’Oregon al montenegrino non mancano illustri estimatori, alla cui testa vi è la stella dei Blazers LaMarcus Aldridge, fresco di chiamata al suo secondo All-Star Game.
“Pek è un ottimo giocatore, uno che è migliorato anno dopo anno e continua a farlo. È uno dei migliori centri della lega”.
Un’investitura del genere non può aver fatto che piacere a Pekovic, il quale si è sentito in dovere di ripagare questa fiducia, infilando nella notte una doppia-doppia da 13 punti e 11 rimbalzi proprio a Portland. Una prestazione che, seppur pregevole, non è servita ad evitare la sconfitta dei T’Wolves per 100-98. Che “Pek” abbia voluto far capire ai Blazers che abbiano trovato l’uomo giusto? Forse. Ma, come ogni altra valutazione relativa alla free agency, dovremo aspettare l’estate per capirne qualcosa in più.