Miami mette fuori gioco i combattivi Blazers, da lungo tempo portatori di rogne per i big three della Florida. E sull’onda di un Lebron incrollabile e un Chris Bosh da 32 punti e 11 rimbalzi, gli Heat rimandano a casa i Blazers con le creste abbassate.
C’è una cresta però, che non scende manco a pagare. E’ quella del rookie di 22 anni , talento puro in cabina di regia a Portland: Damian Lillard. Con 33 punti e una sicurezza chirurgica al tiro, ha tenuto i Blazers allacciati ai campioni in carica senza tradire una minima emozione. All’ intervallo lungo il punteggio dice 58-59 per Miami. Da segnalare anche i 29 punti di Aldridge, che domenica ( lunedì ore italiane) lo vedremo a Houston giocare la partita delle stelle. Arrugginito invece Nicolas Batum, che litiga con il ferro e si fa scippare qualche pallone di troppo. Nonostante un Batum sotto tono, la truppa del sergente Lillard tiene botta a Miami fino a 3 minuti dalla sirena. Una sconfitta arrivata per mano del probabile MVP di questa stagione.
Una vittoria per Miami, sostenuta anche da un quarto periodo senza macchie di Ray Allen. 14 punti a referto, leader silenzioso che porta gli Heat a tagliare il traguardo della millesima vittoria in regular season della loro storia. Non l’unico record della serata. Lebron, con questa performance è il primo giocatore al mondo a realizzare 6 match consecutivi da almeno 30 punti e con il 60% al tiro. Una serie impressionante, tenendo conto del numero di possessi di King James, che a proposito del nuovo primato commenta:
“Sono senza parole. Come ripeto ogni volta, conosco la storia del basket e so come i veterani hanno spianato la strada al mio cammino e a quello dei miei compagni. Per me, essere nei libri dei record con una tale statistica, è semplicemente fantastico”