Fra tutti gli aneddoti sulla “vita e le opere” di Jerry Buss, uno dei più recenti e interessanti ci viene riportato da Steve Luhm del Salt Lake City Tribune, che racconta di come Buss avesse avuto un ruolo decisivo nel riuscire a tenere gli Utah Jazz a Salt Lake City. Nel 1985 l’allora proprietario Sam Batiste decise di mettere in vendita la franchigia, e circa 20 imprenditori si fecero avanti per rilevare la metà dei Jazz. Uno dei più interessati era un abitante di Salt Lake City, Larry Miller, che voleva fortemente tenere i Jazz nella propria città. Poiché tenere i Jazz a Salt Lake City era anche quello che voleva Batiste, questi decise di vendere a Miller. Ma prima Larry Miller doveva sottoporre la propria proposta d’acquisto agli altri proprietari per ottenere la loro approvazione (cosa che succederà anche questo Aprile per l’affaire Sacramento/Seattle).
Quando Miller iniziò a presentare la propria proposta, l’allora proprietario dei San Antonio Spurs Angelo Drossos, fece subito notare il proprio scetticismo. E mentre Miller proseguiva nella sua presentazione, illustrando la propria situazione finanziaria e la solidità del proprio business, prima ancora di poter finire, fu interrotto più volte da Drossos. Alla quinta interruzione Drossos fu richiamato da Jerry Buss, che gli disse:
“Angelo , perché non stai zitto e gli permetti di risponderti?”
Così Buss cominciò a fare delle domande a Miller relative alla presentazione che portarono una discussione sulle cifre da lui portate all’attenzione degli altri proprietari. Nel giro di mezz’ora, la discussione terminò e Buss disse:
“Sono soddisfatto. Andiamo avanti con lui”.
Miller acquistò allora i Jazz e la squadra poté allora restare nello Utah e prosperare negli anni ’90 sotto la sapiente guida di coach Jerry Sloan e le due leggende John Stockton e Karl Malone, purtroppo non arrivando mai al titolo, nonostante una squadra sempre competitiva ai massimi livelli.
Questo aneddoto è l’ulteriore testimonianza del grande fiuto per gli affari di Jerry Buss, che durante tutta la sua esperienza in NBA ha sempre avuto a cuore l’interesse della Lega, ed ha dato un contributo importantissimo per consentirle di arrivare ai livelli di popolarità e di importanza di cui oggi gode nel mondo dello sport.