A pochi giorni dalle dichiarazioni riguardanti la candidatura di Shabazz Muhammad al Draft NBA 2013, Ben Howland si è scusato per aver creato un caso che ha fatto notizia in tutta la nazione, riconoscendo di non aver ancora parlato della prossima stagione con il giocatore. Il coach di UCLA pensava che fosse piuttosto risaputo che Muhammad avrebbe lasciato l’università dopo un solo anno per approdare in NBA, ma quando ha visto la notizia delle proprie dichiarazioni in televisione è rimasto spiazzato, dato che per lui non è affatto una grande novità:
“Sono tornato a casa sabato sera e su ESPN ogni quattro secondi appariva ‘Howland afferma’ con la mia brutta faccia in TV. Mi scuso. A volte sono troppo onesto; l’altro giorno sarebbe stato meglio aver risposto in modo diverso a quella domanda perché non ne ho mai discusso con Shabazz. È ovvio che ora quando un ragazzo è pronosticato come una lottery pick è propenso ad andare in NBA.”
Nonostante le scuse, Howland è rassegnato al fatto che perderà il miglior realizzatore della squadra:
“Se un ragazzo è dato tra le prime 10 scelte per me è doveroso, come suo coach, incoraggiarlo a fare la cosa giusta per lui e per la sua famiglia. Secondo me, se un giocatore è una lottery pick dovrebbe andare nella NBA.”
Muhammad, previsto tra le prime 10 scelte in molti pronostici per il prossimo Draft NBA, è primo tra i freshman per punti di media ed è tra i finalisti del Wayman Tisdale Award, che viene assegnato ogni stagione al miglior giocatore al primo anno dell’intera nazione. Il #15 dei Bruins ha affermato che prenderà una decisione sul suo futuro solo una volta che la stagione sarà terminata:
“Non ho mai detto che non sarei ritornato, non ho mai detto che non ritornerò, anche se so di essere in una posizione molto buona al draft. Ma considerando la squadra che avremo il prossimo anno potremmo essere davvero forti. Al momento mi preoccupo solo di questa stagione e solo alla fine del campionato deciderò se tornare o no.”
Howland ha anche affermato che vorrebbe vedere qualche cambiamento nella regola del one-and-done; attualmente i giocatori all’ultimo anno di liceo devono poi trascorrere un anno fuori dalla high school per essere eleggibili al draft. L’allenatore dei Bruins, invece, vorrebbe che i giocatori potessero essere scelti appena finito il liceo, ma che se scegliessero di frequentare il college dovrebbero farlo obbligatoriamente per due o tre stagioni:
“Il sistema attuale rende la NCAA una lega minore per la NBA, e permette alle squadre di valutare le potenziali scelte al draft in una competizione organizzata ed ad alto livello. È tutto predisposto per la NBA e noi non abbiamo alcun controllo. Sarebbe bello se avessimo la possibilità di avere più di un semplice dialogo, perché penso che sarebbe meglio per la cultura della pallacanestro in generale e soprattutto per la loro lega se i giocatori rimanessero più di un anno all’università.”
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