Categorie: Utah Jazz

UFFICIALE: I Jazz tagliano Raja Bell e firmano Travis Leslie dalla D-League

Dopo un lungo tira e molla, finalmente è arrivata l’ufficialità della separazione tra gli Utah Jazz e la guardia Raja Bell.  La notizia viene direttamente dal sito ufficiale della franchigia di Salt Lake City.

Bell, tiratore mortifero con il 40% in carriera dall’arco, verrà comunque retribuito dai Jazz per l’ammontare residuo del suo contratto (che per l’anno in corso si attesta ai 3,4 milioni di dollari) e, pur potendo firmare con un’altra squadra, non potrà giocare comunque i playoff, a seguito della perdita dell’eleggibilità alla postseason, la cui deadline era fissata per il 1º marzo. Bell infatti non è riuscito a trovare l’accordo con i Jazz per un buyout per uscire dal suo contratto entro la scadenza sopracitata, e non essendo neanche da questi tagliato entro il 1º marzo , pur potendo scendere in campo fino all’ultimo giorno di regular season, non potrà giocare i playoff (il regolamento prevede infatti che qualora un giocatore venisse tagliato dopo la scadenza e firmasse per un altra squadra perderebbe l’eleggibilità; diversamente se fosse stato tagliato prima della scadenza e firmasse dopo per un’altra squadra potrebbe tranquillamente giocare la postseason). Questo pregiudica parecchio il possibile mercato del giocatore che, anche laddove potesse essere utile ad una squadra in corsa per i playoff, non potrebbe poi giocare le fasi più calde della competizione (vedi per esempio i Los Angeles Lakers, che avevano più volte cercato Bell, anche prima della trade deadline).

All’origine del taglio ci sono i problemi tra Bell e i Jazz, cominciati nella stagione 2011-2012, quando Raja ha definito coach Tyron Corbin “poco professionale”. Da lì l’esclusione della guardia, che in questa stagione non ha ancora visto il campo.

Al suo posto i Jazz hanno deciso di firmare, dai Santa Cruz Warriors in D-League, Travis Leslie, guardia che in questa stagione vanta 28 presenze nella lega di sviluppo con 16,1 punti di media, 7,8 rimbalzi e 2,1 assist in poco meno di 28 minuti di impiego. Leslie ha una discreta propensione allo scoring, date anche le buone prestazioni stagionali che lo hanno visto segnare almeno 20 punti in 9 uscite, peraltro con due partite in cui è andato sopra i 30. Leslie peraltro ha conquistato il titolo di MVP dell’All Star Game della lega di sviluppo NBA, partita nella quale ha registrato 19 punti, con 8/13 dal campo, e 7 rimbalzi. Sembrerebbe, a prima vista, una buona aggiunta per Utah, visto anche che si tratta di un giocatore tutto da costruire e che potrebbe anche riservare qualche inaspettata sorpresa.

Ma probabilmente i Jazz, i quali in serata hanno perso l’8º posto nella classifica della Western Conference, l’ultimo valido per accedere alla postseason, a vantaggio dei Los Angeles Lakers (ieri vittoriosi in casa contro i Chicago Bulls), forse hanno bisogno di mosse un po’ più efficaci per provare a centrare gli ambiti playoff, anche se sarà il campo, come sempre, a darci le risposte che cerchiamo.

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