Nella maggior parte delle situazioni di grande pressione possono accadere due cose, o il soggetto cresce e diventa più forte oppure va in frantumi e rischia di implodere su se stesso. Nessuna squadra NBA negli ultimi mesi ha dovuto sopportare più pressione dei Los Angeles Lakers e con un’altra vittoria convincente la scorsa notte a Orlando, la squadra che sembrava sul punto di cadere a pezzi sembra oggi sempre più forte.
“Abbiamo imparato molto,” Earl Clark ha detto a HOOPSWORLD. “Quando si perde un sacco di partite devi cercare le risposte e guardarti allo specchio, e penso che stiamo solo giocando molto meglio in difesa. Dwight [Howard] sta giocando da pazzi e ci aiuta a vincere.”
Per una squadra piena di All-Stars, l’attenzione dei media e l’aspettativa in generale non è esattamente una cosa nuova, ma il modo in cui il mondo è caduto sui Lakers nel mese di gennaio ha avuto il suo impatto: “Ovviamente per le All-Stars avere molte telecamere dietro è la normalità”, ha spiegato Metta World Peace. “i giovani invece sono lì che pensano ‘Wow’…. soprattutto gli esordienti o i rookies.”
Con la vittoria di ieri sera, i Lakers si trovano ora una mezza partita dietro i Rockets per il settimo posto, una cosa impensabile meno di 60 giorni fà, quando si trovavano con un record di 17-25 dopo l’ennesima sconfitta consecutiva.
“Abbiamo avuto modo di concentrarsi su ogni singola partita” continua Metta “Non possiamo nemmeno guardare tanto avanti perché abbiamo ancora squadre dietro che vogliono rimontarci. Abbiamo ancora squadre a mezza partita di distanza e che staranno lì concentrati per tutta la durata della stagione. Non dobbiamo mollare un centimetro”
Clark ha detto che la pressione posta sul team ha davvero unito lo spogliatoio e ha contribuito a tenerli concentrati. “Tutti erano contro di noi”, ha detto Clark. “Nessuno pensava che potessimo migliorare così e dobbiamo lavorare ancora più duro per continuare. Abbiamo appena avuto modo di trovare meccanismi importanti in difesa e siamo a posto in attacco. Abbiamo diversi Hall of Famer nel roster che sanno segnare, stoppare e prendere rimbalzi, questo è quello che possiamo e dobbiamo fare.”
I Lakers si trovano ora a 34-31 con 17 partite da giocare della stagione, di cui otto in casa e nove fuori. Affronteranno nove squadre con un record maggiore del 50% e 13 squadre della Western. Se i playoff iniziassero oggi, i Lakers incontrerebbero gli Spurs, che hanno vinto entrambi gli scontri diretti avuti finora. Nessuno lo dice apertamente ma l’obiettivo reale sono i Golden State Warriors e il sesto posto finale nella regular season (con probabile primo scontro nei playoffs contro i Clippers), cosa su cui il 23 gennaio scorso nessuno avrebbe scommesso un quarto di dollaro.
Andrea Clementini