Categorie: Editoriali NBA

Russell Westbrook è una point guard da titolo?

Qualche giorno fa ho rivisto la partita tra i San Antonio Spurs e gli Oklahoma City Thunder conclusasi 86-84 con un “buzzer beater” di Tony Parker. L’ultimo canestro del franco belga ha in particolare attirato la mia attenzione, il suo marcatore infatti, Westbrook (#0), si trovava sul lato opposto del campo. Riguardando l’azione ho notato come Westbrook abbia totalmente abbandonato Parker “scommettendo” sul lato d’uscita.

 

Russell è un atleta fantastico, i suoi coast to coast sono indifendibili, è dotato di un buonissimo tiro, elevazione spaziale e piedi rapidissimi. Cosa può quindi lasciarmi perplesso? In alcune occasioni si può notare come la point guard di OKC manca di concentrazione, dalle disattenzioni difensive alle scelte offensive e annesse forzature.

I Thunder sono una squadra cresciuta, certamente da titolo, per vincerlo hanno bisogno di giocatori maturi. A volte, non molte certo ma abbastanza da insinuare il dubbio, vedo Westbrook troppo distratto, poco maturato appunto. Prestando attenzione si nota come questo deficit si manifesti in attacco e in difesa.

Offensivamente OKC non è la franchigia che offre più soluzioni, pick and roll e isolamenti sono le giocate più esplorate a difesa schierata. All’interno di questi schemi la palla staziona per molti secondi nelle mani della point guard che deve decidere cosa farne. Un giocatore da primo o secondo anno può permettersi di penetrare con l’area affollata o prendersi un tiro contestato, uno del quarto anno come Russell dovrebbe individuare soluzioni a più alte percentuali (vedi Rajon Rondo…).

Difensivamente nascono a mio parere i problemi più grandi, e rimarco questi errori proprio perché Westbrook è potenzialmente un grandissimo difensore. Tutti sappiamo che Oklahoma mette in campo una delle difese più fisiche e asfissianti della lega. In particolare la pressione che #0 mette sul portatore di palla produce svariati recuperi. I problemi sorgono quando Westbrook deve difendere sull’uomo lontano dal pallone. Molto spesso dà le spalle all’attaccante perdendolo dal radar, questo accade quando la sua posizione difensiva gli impedisce di vedere pallone e uomo contemporaneamente. Quando si trova accoppiato con giocatori esperti come Parker questo dettaglio diventa letale e Russell è costretto ad inseguire permettendo facili ricezioni, tiri aperti o commettendo fallo. Altro dettaglio riguarda le coperture difensive sulle quali non mi esprimo, a mio parere manca spesso delle rotazioni ma queste possono avere varie fonti, dalle rotazioni dei compagni, alle indicazioni del coach.

 

In conclusione credo che Westbrook debba ancora crescere sotto l’aspetto del “decision making” in attacco e della posizione difensiva. Ha certamente tutto il tempo per farlo giovane com’è e i Thunder sono una gran bella squadra in cui crescere!

 

Come al solito text me per opinioni e discussioni! Road to the finals OKC!

 

Giovanni Dal Zilio (@DalZilio)

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