Thunder, possibilità di “Amnesty” per Perkins

In casa Thunder gli effetti dei regolamenti sul salary cap hanno già fatto più di qualche vittima, come tutti ricorderete in particolare per la trade obbligata che ad ottobre portò James Harden a Houston, con Kevin Martin che invece raggiunse Durant e Westbrook nell’Oklahoma.
Con la fine della regular season che si avvicina, il problema degli stipendi potrebbe prepotentemente tornare d’attualita’ alla Chesapeake: l’uomo finito sotto la lente d’ingrandimento del GM Sam Presti, stavolta, sembrerebbe essere Kendrick Perkins, centro titolare della squadra messo in discussione negli ultimi tempi. A non giocare a favore del centro ex Celtics, dalle dichiarazioni degli addetti ai lavori, sembrerebbero esserci le prestazioni non proprio eccezionali di Perkins stesso nei confronti con i Miami Heat, contro cui i Thunder non vincono da ben 6 partite (compresa la serie finale dello scorso anno) e contro cui il #5 non ha mai offerto grandi garanzie difensive, facendo spesso fatica a stare dietro ad un lungo mobile come Chris Bosh.
Perkins ha ancora due anni di contratto a 17 milioni di dollari complessivi, ma Presti potrebbe decidere di amnistiarlo in estate per provare a puntare su un centro più giovane e meno costoso.

 

Leonardo Flori

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