I Portland TrailBlazers, dopo essere stati colpiti da uno spaventoso crollo verticale nella stagione passata, sono rinati in quella attuale nel segno di Damian Lillard, rookie scelto dalla franchigia dell’Oregon con la sesta scelta assoluta all’ultimo draft. Lillard, dopo una fantastica prima parte di stagione, è riuscito a confermare il proprio impatto anche nella seconda metà grazie anche all’aiuto del nuovo acquisto dei Blazers per il backcourt, la PG Eric Maynor, arrivato dagli Oklahoma City Thunder. L’arrivo di Maynor infatti ha consentito a Lillard di aumentare la propria efficacia offensiva, sgaravandolo dai compiti di playmaking e togliendogli dunque la responsabilità di gestire i possessi, di fatto portandolo a giocare più come un 2 che come una PG. In questo modo Lillard, invece di essere sistematicamente raddoppiato sul perimetro, ha maggior libertà in attacco e le sue cifre ne sono una chiara testimonianza, evidenziandosi per esempio che nelle ultime 10 partite il no.0 di Portland ha tirato da 3 con il 48,4%, a fronte di una media complessiva stagionale del 36,9 (sacrificando per la verità un po’ il jumper dalla media distanza, che comunque, anche a fronte di un complessivo 43,3 stagionale dal campo, rimane una soluzione più che affidabile per il playmaker da Weber State).
Sembra dunque che Maynor possa combinarsi molto bene con Lillard, e che dunque i Blazers, nel futuro ancora più che nell’immediato (che li vede undicesimi nella Western Conference con un record di 33-37, al 47,1% di vittorie), possano giovarsi ampiamente di questa “unione” nel proprio backcourt. Questo a patto che i Blazers decidano di trattenere Maynor che in estate, con il proprio contratto in scadenza, diverrà unrestricted free agent; cosa che come riporta Joe Freeman del giornale The Oregonian, potrebbe anche non avvenire vista il poco spazio libero nel salary cap, che limita la possibilità di Portland di muoversi in offseason. E dal momento che i Blazers non sono intenzionati a spendere troppo per una PG di backup, è molto più probabile che la franchigia decida di lasciare che Maynor diventi free agent, per poi inseguirlo sul mercato insieme alle altre franchigie interessate. Questa tattica è stata usata da Portand con J.J.Hickson, che poi decise di ritornare in Oregon. Solo perchè ha funzionato una volta questo non vuol dire che il successo di questa tattica sia assicurato. Tuttavia Maynor, che comunque sembra rinato a Portland dopo la brusca flessione nell’ultimo periodo ad Oklahoma City, potrebbe anch’egli decidere di ritornare, accettando l’offerta che i Blazers gli faranno da free agent. Ovviamente a condizione che questa sia almeno economicamente simile o superiore a quelle che altre squadre potrebbero fargli in offseason.