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UCLA, abbiamo un problema: il padre di Muhammad mente sull’età del figlio, i Bruins eliminati al 1° turno del Torneo NCAA e coach Howland licenziato

Forse è più di un problema.

Doveva essere la stagione del rilancio quella di UCLA, ma così non è stato. Partiamo dal principio.

Aprile 2012: Shabazz Muhammad, prospetto #2 in uscita dal liceo, scarta Kentucky e Duke e sceglie di giocare a UCLA, che ha già reclutato i talentuosi Kyle Anderson e Jordan Adams, a cui si aggiungerà anche Tony Parker, formando così un’eccezionale classe di freshman.

Agosto/Settembre 2012: la NCAA inizia a fare indagini sui reclutamenti di Muhammad, Anderson e Parker, con quest’ultimi due che vengono dichiarati eleggibili prima dell’inizio del campionato.

9 novembre 2012: a poche ore dalla palla a due del primo match stagionale, la NCAA, in seguito a una lunga serie di indagini, dichiara non eleggibile Shabazz Muhammad per aver ricevuto dei soldi durante i suoi viaggi per scegliere l’università, violando così alcune regole base della NCAA.

16 novembre 2012: Muhammad viene dichiarato eleggibile e può fare il suo debutto in campionato, segnando 15 punti nella sconfitta contro Georgetown.

9 marzo 2013: UCLA vince il titolo della stagione regolare della Pac-12, Muhammad viene nominato Co-Freshman of the Year insieme a Jahii Carson di Arizona State e incluso nell’All Pac-12 First Team con il compagno di squadra Larry Drew II, mentre Kyle Anderson viene incluso nell’All Pac-12 Second Team e nella Pac-12 All-Freshmen Team.

16 marzo 2013: nella finale del torneo della Pac-12 UCLA viene sconfitta 78-69 da Oregon.

Ed arriviamo dunque al 22 marzo 2013, il giorno della gara tra UCLA e Minnesota al primo turno del Torneo NCAA.

Poche ore prima dell’inizio della partita viene pubblicata la notizia che Shabazz Muhammad non è nato nel 1993, come riporta la guida ufficiale dei Bruins, bensì nel 1992, come dichiara il suo certificato di nascita, e quindi non ha 19 anni, ma 20. A livello cestistico un anno in più o in meno in età adulta fa poca differenza, ma può essere un enorme vantaggio durante l’infanzia e l’adolescenza, dove ci si scontra con ragazzi più giovani e fisicamente meno dotati, contro cui Muhammad avrà sicuramente dominato. La stampa ha immediatamente chiesto al padre del giocatore quale fosse la vera età del figlio e il signor Ron Holmes prima ha risposto che Shabazz ha 19 anni ed è nato in Nevada, mentre poi ha confessato che ha 20 anni ed è nato a Long Beach.

 

Ma perché mentire? Secondo Ken Bensinger del Los Angeles Times, Holmes era determinato ad accrescere le possibilità del figlio di diventare un giocatore NBA, meglio se una delle prime scelte del draft. Questa bugia potrebbe però costargli delle posizioni a giugno e farlo uscire dalla top 10 in cui è attualmente pronosticato. Se pensiamo che Kyrie Irving, giocatore al secondo anno in NBA, ha la sua stessa età, Shabazz ha probabilmente giocato gran parte della sua vita contro gente più piccola di lui, risultando così uno dei migliori del suo anno. Nessuno mette in dubbio il suo talento, ma questo caso farà riflettere molti general manager NBA, che devono valutare anche la condotta e l’affidabilità di un giocatore.

Torniamo al basket giocato. Quella notte Muhammad doveva scendere in campo nel suo debutto al Torneo NCAA, forse con una motivazione in più per dimostrare a tutti di essere uno dei giocatori più forti indipendentemente dall’età; ma la partita inizia male per lui e per i Bruins, privi di Jordan Adams, con Muhammad che inizia con 0/7 al tiro e Minnesota che chiude il primo tempo in vantaggio di 10 punti. Nella ripresa UCLA prova la rimonta e arriva al -5, ma i Gophers rispondono colpo su colpo e ricacciano indietro i Bruins fino al -20 che sancisce il passaggio del turno da parte di Minnesota. Muhammad, quasi sicuramente all’ultima partita con la maglia di UCLA, finisce con 20 punti, gran parte dei quali arrivati nel garbage time, ma 6/18 dal campo e 0/6 da tre.

 

La sconfitta e l’eliminazione nel primo turno del Torneo NCAA costano la panchina a Ben Howland, coach di UCLA, che domenica è stato licenziato dopo dieci stagioni in cui ha collezionato quattro titoli di conference e tre apparizioni consecutive alle Final Four tra il 2006 e il 2008. L’era di Howland, iniziata nel segno del successo con giocatori del calibro di Russell Westbrook, Kevin Love, Darren Collison, Arron Afflalo, Luc Richard Mbah a Moute, Jrue Holiday, è pian piano diventata sempre più fallimentare, fino all’ultimo tentativo di rilancio con il reclutamento di Shabazz Muhammad e Kyle Anderson, che però non ha portato i frutti sperati. Il suo successore potrebbe essere Shaka Smart di VCU, molto apprezzato dalla dirigenza dei Bruins.

Adesso è solo tempo di attendere le mosse di alcuni giocatori, che potrebbero chiedere il trasferimento in altre università o dichiararsi al draft NBA, ma in entrambi i casi UCLA rischia di essere smantellata per l’ennesima volta ed essere costretta a ripartire da zero.

 

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