Come nel 2012, si riparte da qui, i Playoff NBA vedono per la seconda volta consecutiva la sfida tra Los Angeles Clippers e Memphis Grizzlies, forse la serie più spettacolare dell’anno passato, certamente una delle più equilibrate dell’anno in corso. Ripartiamo quindi da quei playoff 2012 dove i los-angelini hanno saputo sovvertire il fattore campo e portarsi a casa la serie, tiratissima, con un perentorio 4-3 targato Chris Paul (seppur infortunato), il quale ha saputo innalzare le proprie prestazioni qualitativamente parlando, ma soprattutto facendo capire a tifosi e compagni con quale spirito affrontare la post-season. E’ proprio questa la particolarità di CP3, la sua mentalità (vincente) viene assorbita da tutti i componenti della squadra e non è un caso se gli addetti ai lavori lo vedevano come uno dei favoriti per l’Mvp 2012 (guardando oltre ai numeri).
Come si può denotare dalle statistiche del primo turno dei playoff 2012 ci sono due giocatori che spiccano su tutti, Cp3 e Blake Griffin, ovvero l’asse sul quale si muoveva prevalentemente l’attacco dei Clippers. Sfidare i Memphis del 2012 non è stato assolutamente un gioco da ragazzi, soprattutto per una squadra che non ha avuto il tempo di lavorare in allenamento (a causa del lockout), affidandosi più agli isolamenti ed alle capacità dei singoli piuttosto che a degli schemi ed uno stile di gioco oliato dal tempo come invece avevano i Grizzlies. L’eliminazione della ex-squadra di Rudy Gay grida vendetta, e proprio Gay era stato additato come una delle cause principali della mancata qualificazione al secondo turno; considerato dalla nuova proprietà giocatore dalle grandi qualità ma inadatto ad una squadra che vuole raggiungere le finali NBA o come minimo le finali di Conference. Proprio da questa valutazione è arrivato lo scambio di fine gennaio che ha portato in Tennessee Tayshaun Prince (da Detroit) e spedito a Toronto, Rudy Gay. Clippers e Memphis hanno concluso la stagione attuale con lo stesso record (56-26), ma Los Angeles avrà il fattore campo a suo favore, ed in una serie così equilibrata potrebbe contare tantissimo.
Durante la regular-season 2012-2013 le squadre in questione si sono incontrate per 4 volte e 3 di queste sono state vinte dal team allenato da coach Vinny Del Negro, il quale può contare su di un roster molto profondo, di alto livello qualitativo ed anche di esperienza, grazie alla presenza di giocatori come Caron Butler, Chauncey Billups (assente lo scorso anno), Chris Paul, Lamar Odom, Jamal Crawford, Matt Barnes, Grant Hill oltre ai soliti noti Blake Griffin e DeAndre Jordan. La franchigia californiana è una delle migliori 10 squadre per punti segnati (101.1) e tra queste è quella che subisce il minor numero di punti (94.6) oltre ad essere la terza squadra migliore della NBA, dietro a OKC e Miami Heat, quando si tratta di leggere la voce “PPGF” (+6.5), ovvero il differenziale tra punti segnati e subiti. Ai playoff i ritmi si alzeranno vertiginosamente e l’aggressività sarà padrona del gioco, sotto questo punto di vista i Clippers saranno chiamati a superare l’esame più importante dell’anno: mantenere la stessa efficienza offensiva senza rendere conto difensivamente parlando. I Memphis Grizzlies possono creare molti problemi ad una squadra come L.A., la sfida tra lunghi sarà fondamentale per l’andamento della serie e ci si aspetta una maturità ed un impatto molto più importante, rispetto all’anno scorso, da parte di DeAndre Jordan, che forse rappresenta il giocatore maggiormente incostante nel roster deI Los Angeles Clippers. Se il pacchetto lunghi delle due franchigie dovesse annullarsi a vicenda ecco che i protagonisti della serie arriveranno dagli esterni, e sotto questo punto di vista ci sarebbe poco da fare per Memphis.
A Memphis le cose sono estremamente diverse, leggendo le statistiche stagionali balza subito all’occhio la 26esima posizione nella speciale classifica per punti segnati della squadra (93.4), ma la vera arma della franchigia è la difesa, i Grizzlies sono infatti l’unica squadra tra le 30 della NBA a subire meno di 90 punti per partita (89.3), aggiudicandosi la prima posizione e guadagnandosi la riconoscenza di miglior difesa dell’anno. I lunghi del team di coach Lionel Hollins, ovvero Marc Gasol e Zach Randolph, sono il perno del sistema di gioco di Memphis a cui però si aggiunge Mike Conley, playmaker della squadra, decisamente migliorato sotto tutti i punti di vista rispetto allo scorso anno, anche grazie alla cessione di Rudy Gay. Come già anticipato i due lunghi della squadra sono il vero punto di forza, giocano da tanto tempo assieme, si conoscono, si completano ed inoltre, fattore da non sottovalutare, vogliono vendicarsi della bruciante eliminazione dello scorso anno. Gasol e Zach possono indistintamente giocare da 4-5 grazie alla loro capacità di spedire la palla dove vogliono: eccellenti passatori (Marc è il migliore tra tutti i lunghi della lega con 4 assist per partita, Blake Griffin subito dietro con 3.7), grandissimi rimbalzisti (sono la squadra che, ironia della sorte, insieme ai Clippers concedono meno rimbalzi agli avversari) con Zaccaria in 4 posizione (11.2 di media) per quanto riguarda questa specialità, ed ottimi realizzatori (dove per i Clippers compete solamente Blake Griffin).
Insomma, la sfida tra i numeri e le statistiche di queste due squadre non indica un chiaro e vero vincitore confermando quello che vedremo in questa serie, tradotto in tanto spettacolo, molte botte ed agonismo (siamo sicuri), ma soprattutto due squadre intenzionate a non perdere di vista l’obiettivo di inizio stagione: essere la sorpresa dell’anno.
Il programma della serie tra Clippers e Memphis:
Game 1 – Sat April 20, Memphis at L.A. Clippers, 10:30 p.m., ESPN
Game 2 – Mon April 22, Memphis at L.A. Clippers, 10:30 p.m., TNT
Game 3 – Thu April 25, L.A. Clippers at Memphis, 9:30 p.m., TNT
Game 4 – Sat April 27, L.A. Clippers at Memphis, 4:30 p.m., TNT
Game 5 * Tue April 30, Memphis at L.A. Clippers, TBD, TBD
Game 6 * Fri May 3, L.A. Clippers at Memphis, TBD, TBD
Game 7 * Sun May 5, Memphis at L.A. Clippers, TBD, TBD