Categorie: Editoriali NBA

Pagellone Di Fine Anno

 

La Regular Season NBA si è appena conclusa e nell’attesa dei Playoff ci sembra doveroso tirare le somme di quanto visto fino ad ora, lo faremo con il nostro “Pagellone”.

 

EASTERN CONFERENCE:

 

ATLANTIC DIVISION:

 

New York Knicks, 54-26 (2), VOTO 8: la principale squadra della Grande Mela ha disputato una stagione più che convincente, nonostante un andamento a tratti altalenante. La definitiva consacrazione di Anthony e JR Smith ha trascinato offensivamente la franchigia fino ai vertici della Lega, nell’altra metà campo è stato Chandler a svolgere il lavoro sporco, come da prassi, dando ai Knicks quel minimo di quadratura necessaria. La mancanza di Stoudemire, vero “problema” della squadra, è stata perfettamente compensata grazie al gioco perimetrale e al grandissimo numero di tiratori presenti nel roster. New York senza dubbio ha mostrato una pallacanestro molto divertente durante tutta l’annata ma nei Playoff dovranno fare molto di più, soprattutto difensivamente, se vorranno puntare al titolo.

Anthony 28,7 pt; JR Smith 18,1 pt

Chandler 10,7 rim; Anthony 6,9rim

Kidd 3,3 ass; Prigioni 3,0 ass

 

Brooklyn Nets, 49-33 (4), VOTO 7: la prima stagione a Brooklyn ha portato molto bene ai Nets; l’ex squadra del New Jersey, dopo un inizio shock, ha saputo riprendersi perfettamente, grazie soprattutto all’arrivo sulla panchina di P.J. Carlesimo, riuscendo a scalare la classifica della Eastern Conference ed a raggiungere quel quarto che significa primo turno dei Playoff con fattore campo favorevole. Deron Williams dopo aver cominciato il campionato in maniera disastrosa si è riscattato e pian piano ha acquisito quel ruolo di leader che gli spettava di diritto. Brook Lopez, al contrario di DW, ha convinto per tutto l’arco della stagione, consacrandosi definitivamente come uno dei centri più forti nella NBA. Difficilmente questo sarà il loro anno ma le basi sono state gettate per un prossimo futuro.

Lopez 19,4 pt; Williams 18,9 pt

Evans 11,1 rim; Lopez 6,9 rim

Williams 7,7 ass; Johnson 3,5 ass

 

Boston Celtics ,41-40 (7), VOTO 7: la sorte è stata ampiamente avversa ai Celtics in quest’annata. I continui infortuni e soprattutto le perdite di Rondo e Sullinger per l’intera stagione avrebbero, probabilmente, distrutto le speranze e il morale di qualsiasi altra franchigia, ma i bianco verdi hanno saputo reagire alla grande ottenendo un’inattesa qualificazione alla post season. Il contributo del solito Paul Pierce e l’esplosione di Jeff Green hanno tracciato il percorso della squadra del Massachusetts che sicuramente venderà cara la pelle nei Playoff, nonostante un duro avversario come New york.

Pierce 18,6 pt; Garnett 14,8 pt

Garnett 7,8 rim; Pierce 6,3

Rondo 11,1 ass; Pierce 4,8 ass

 

Philadelphia 76ers, 34-48 (9), VOTO 5: la squadra è senza dubbio giovane e di talento e proprio per questo le attese erano ben più alte. La partenza di Iguodala unita alla mancanza per tutta la stagione di Bynum giustificano solo in parte le difficoltà di una franchigia che, al fronte di contender non esattamente irresistibili, avrebbe potuto comodamente raggiungere i Playoff. A dare luce alla grigia stagione dei Sixers è Jrue Holiday, autore di un’annata di altissimo livello, coronata dalla presenza alla gare delle stelle. In Pennsylvania c’è molto da lavorare anche se la bassa età anagrafica media è sicuramente un punto a favore per questi 76ers.

Holiday 17,7 pt; Young 14,8 pt

Young 7,5 rim; Hawes 7,2 rim

Holiday 8,0 ass; Turner 4,3 ass

 

Toronto Raptors, 34-48 (10), VOTO 5: l’arrivo di Rudy Gay ha solo in parte colmato le enormi lacune di questa squadra che nel corso della stagione ha fatto parlare di sé più per la vicenda Bargnani che per meriti sportivi. Oltre al già citato Gay note di merito vanno indubbiamente a DeRozan e a Lowry che si sono distinti per il buon lavoro svolto. Il livello del roster dei Raptors lascia non poche perplessità, ma se riuscissero a giocarsi bene la carta Bargnani, per un ipotetico scambio, e a pescare correttamente al draft non è da escludere che anche in Canada si possa assistere ad un buon gioco.

Gay 19,5 pt; DeRozan 18,1 pt

Johnson 7,5 rim, Gay 6,4 rim

Lowry 6,4 ass; Telfair 3,0 ass

 

CENTRAL DIVISION:

 

Indiana Pacers, 49-32 (3), VOTO 7,5: i Pacers hanno senza dubbio disputato una grandissima stagione, l’assenza di Danny Granger ha influito molto meno del previsto sulle sorti della franchigia di Indianapolis; soprattutto grazie all’ottimo campionato disputato da Paul George. Indiana può vantare un roster ampio e ben strutturato, ricco di giocatori utili alla causa e con enorme talento. La sfida contro gli Hawks sembra comodamente alla portata dei Pacers che con buone probabilità dovranno affrontare una sfida ben più impegnativa contro la vincente tra Knicks e Celtics nel secondo turno.

George 17,4 pt; West 17,1 pt

Hibbert 8,3 rim; West 7,7 rim

West 4,7 ass; George 4,1 ass

 

Chicago Bulls, 45-37 (5), VOTO 7,5: privo per tutta la stagione di Rose, Coach Thibodeau, ha saputo adattare e gestire alla perfezione il suo roster, facendolo rimanere ai vertici della Eastern Conference pur senza la sua stella e senza un gran talento collettivo. I Bulls sono la dimostrazione di come il duro lavoro spesso paghi dividendi più alti rispetto al mero talento fine a se stesso. La squadra ha saputo mettere in campo grinta e tenacia per tutto il corso della stagione, in particolar modo nella metà campo difensiva, ed ora si appresta a dare battaglia ai Nets in un interessante primo turno di Playoff.

Deng 16,5 pt; Boozer 16,2 pt

Noah 11,1 rim; Boozer 9,8 rim

Hinrich 5,2 ass; Robinson 4,4 ass

 

Milwaukee Bucks, 38-44 (8), VOTO 6: nonostante un record abbondantemente perdente i Bucks riescono ad accedere alla post season, dove tuttavia incontreranno gli Heat primi della classe che come da copione non dovrebbero avere difficoltà ad aggiudicarsi la serie. La coppia Ellis-Jennings ha trascinato per tutta la stagione la franchigia del Wisconsin ma il loro talento non è bastato per ottenere posizioni più nobili in classifica. L’approdo ai Playoff segna comunque il raggiungimento di un buon traguardo per Milwaukee che il prossimo anno, ammesso che restino sia Monta che Brandon, potrà tentare di migliorare il proprio record.

Ellis 19,2 pt; Jennings 17,5 pt

Sanders 9,5 rim; Ilyasova 7,1 rim

Jennings 6,5 ass; Ellis 6,0 ass

 

Detroit Pistons, 29-53 (11), VOTO 4,5: poco o nulla da salvare in casa Pistons, se si escludono le buone stagioni di Monroe e Knight. La squadra è quasi completamente da ricostruire, il roster al momento non risulta neanche lontanamente competitivo all’interno della Eastern Conference; potrebbe non bastare nemmeno un’ottima pescata al draft per risollevarli, nonostante le buone potenzialità lasciate intravedere da Drummond purtroppo costretto ad un lungo stop.

Monroe 16.0 pt; Knight 13,3 pt

Monroe 9,6 rim; Drummond 7,6 rim

Calderon 6,6 ass; Knight 4,4 ass

 

Cleveland Cavaliers, 24-58 (13), VOTO 5,5: il record è semplicemente disastroso ma questi Cavs hanno grandissimo talento e l’età è dalla loro parte. L’infortunio di Varejao e le precarie condizioni di Irving hanno complicato ulteriormente la situazione in casa Cleveland. Con il numero 2 in buone condizioni per tutta la stagione i Cavs avrebbero potuto comodamente lottare per i Playoff, cosa che comunque potranno fare dal prossimo anno quando con ogni probabilità avranno un ulteriore giocatore di talento in uscita dal college a disposizione.

Irving 22,5 pt Waiters 14,7 pt

Varejao 14,4 rim; Thompson 9,4 rim

Irving 5,9 ass; Livingston 3,6 ass

 

SOUTHEAST DIVISION:

 

Miami Heat, 66-16 (1), VOTO 9,5: dovevano confermarsi i più forti e l’hanno fatto, le 27 vittorie inanellate consecutivamente sono l’ulteriore prova, qualora ce ne fosse stato bisogno, che sono loro la squadra da battere. James e compagni dopo un inizio di stagione lento hanno iniziato a carburare fino a guadagnarsi il miglior record della lega e quindi il fattore campo per tutta la durata dei Playoff. Le cifre di LBJ si commentano da sole, inutile dilungarsi ulteriormente: EXTRATERRESTRI!!!

James 26,8 pt; Wade 21,2 pt

James 8,0 rim; Bosh 6,8 rim

James 7,3 ass; Wade 5,1 ass

 

Atlanta Hawks, 44-38 (6), VOTO 6,5: annata più che onesta quella degli Hawks, che alla telenovela Smith hanno saputo coordinare convincenti prestazioni sul campo. La squadra è compatta, ben allenata e solida, le rotazioni sono ampie ed ognuno sa qual è il suo compito. Atlanta ha trovato nel gruppo la forza per ottenere un ottimo sesto posto in griglia. Molto positive le stagioni di Al Horford, Josh Smith e di un Jeff Teague in continua crescita.

Smith 17,5 pt; Horford 17,4 pt

Horford 10,2 rim; Smith 8,4 rim

Teague 7,2 ass; Smith 4,2 ass

 

Washington Wizards, 29-53 (12), VOTO 5,5: il caso dei Wizards è per certi versi simile a quello dei Cavs, la stagione ed il conseguente voto andrebbero divise in due parti, una prima parte valutando le partite senza Wall (voto 3) ed una seconda parte considerando le sfide a cui ha preso parte l’ex Wildcats (voto 8). Il record di Washington con Wall in campo è superiore al 50% e conseguentemente è pensabile che con il suo miglior uomo sempre in condizione di giocare, i Wizards avrebbero potuto comodamente lottare per un posto nella post season. La squadra ha comunque margini di miglioramento e con un buon draft potrà fare bene il prossimo anno.

Wall 18,5 pt; Beal 13,9 pt

Okafor 8,8 rim; Nene 6,7 rim

Wall 7,6 ass; Price 3,6 ass

 

Charlotte Bobcats, 21-61 (14), VOTO 3,5: ad inizio anno ci avevano illuso, poi pian piano (neanche troppo a dire il vero) sono tornati i vecchi Bobcats. Sicuramente meno peggio della scorsa stagione, ma il signor Jordan ha ancora molto da lavorare per poter mettere in campo una squadra degna di tale nome. Si sono almeno levati la soddisfazione di non essere ancora una volta ultimi.

Walker 17,7 pt; Henderson 15,5 pt

Biyombo 7,3 rim; McRoberts 7,2 rim

Walker 5,7 ass; Sessions 3,8 ass

 

Orlando Magic, 20-62 (15), VOTO 3: la perdita di Howard ha distrutto completamente i Magic che non hanno saputo minimamente ricostruire la squadra, passare da 37 vittorie in una stagione da 66 partite a 20 in una di 82 è un dato abbastanza eloquente sul trauma che si è vissuto in Florida. A salvarsi probabilmente il solo Vucevic ed il giovane Harris che nello scampolo di annata ad Orlando ha fatto vedere le sue buone doti offensive. È comunque notte fonda a Disneyland.

Harris 17,3 pt; Afflalo 16,5 pt

Vucevic 11,9 rim; Harris 8,5 rim

Nelson 7,4 ass; Udrih 6,1 ass

 

WESTERN CONFERENCE:

 

NORTHWEST DIVISION:

 

Oklahoma City Thunder, 60-22 (1), VOTO 8,5: la partenza di Harden poteva destabilizzare l’ambiente, così non è stato, i Thunder hanno dimostrato grande maturità e si sono meritatamente guadagnati il miglior record ad Ovest. Durant e soprattutto Westbrook hanno dimostrato ulteriori miglioramenti rispetto alla passata stagione ed Ibaka svolge il solito ottimo lavoro sotto i tabelloni. Miami sembra ancora più forte rispetto a questi OKC ma in un’eventuale rivincita….chissà.

Durant 28,1 pt; Westbrook 23,2 pt

Durant 7,9 rim; Ibaka 7,7 rim

Westbrook 7,4 ass; Durant 4,6 ass

 

Denver Nuggets, 57-25 (3), VOTO 8: “Non passa lo straniero!” questo il motto che rappresenta in pieno la straordinaria stagione dei Nuggets che tra le mura amiche hanno perso soltanto 3 delle 41 gare giocate. Grazie al terzo posto conquistato nella Western Conference (ad una sola vittoria dagli Spurs) avranno il fattore campo nella sfida contro i Warriors, dettaglio non di seconda importanza, unica nota dolente l’infortunio di Gallinari che salterà tutti i Playoff. Il roster ha una rotazione lunghissima ed è forse la franchigia che meglio incarna il concetto di “squadra”; tutti sono utili e nessuno è indispensabile, questa la mentalità di coach Karl che se imparasse a far giocare un po’ di più i lunghi potrebbe puntare anche a quel benedetto anello.

Lawson 16,7 pt; Gallinari 16,2 pt

Faried 9,2 rim; Koufos 6,9 rim

Lawson 6,9 ass; Iguodala 5,4 ass

 

Utah Jazz, 43-39 (9), VOTO 6,5:  la squadra è solida e manca di un soffio la qualificazione alla post season, malgrado il record positivo. Pur non avendo alcuna vera super star il gioco espresso è buono e concreto; Al Jefferson e Paul Millsap formano una coppia di lunghi molto interessante su cui i Jazz potranno puntare anche per il prossimo futuro.

Jefferson 17,8 pt; Millsap 14,6 pt

Jefferson 9,2 rim; Millsap 7,1 rim

Williams 6,2 ass; Watson 4,0 ass

 

Portland Trailblazers, 33-49 (11), VOTO 5,5: Lillard strepitoso, Aldridge stratosferico e pochissimo altro, così possiamo riassumere la stagione di Portland che dopo un discreto inizio si è persa per strada senza più ritrovarsi. Lillard si aggiudicherà il titolo di rookie dell’anno, per lui si prospetta una brillantissima carriera, e con buone probabilità i Blazers avranno anche una scelta altina al draft su cui puntare per rendere finalmente la squadra competitiva per la prossima stagione.

Aldridge 21,1 pt; Lillard 19,0 pt

Hickson 10,3 rim; Aldridge 9,1 rim

Lillard 6,5 ass; Batum 4,9 ass

 

Minnesota Timberwolves, 31-51 (12), VOTO SV: Il capitolo Minnesota richiede un ragionamento a parte: impossibile giudicare una squadra che non ha potuto mai contare sull’organico preventivato ad inizio stagione. Questi Wolves sulla carta avrebbero potuto centrare i Playoff eppure la sorte ha voluto diversamente martoriando a suon di infortuni la squadra di Minneapolis, speriamo per loro che il prossimo anno sia più fortunato, anche perché peggio di così è difficile.

Love 18,3 pt; Pekovic 16,3 pt

Love 14,0 rim; Pekovic 8,8 rim

Rubio 7,3 ass; Roy 4,6 ass

 

PACIFIC DIVISION:

 

Los Angeles Clippers, 56-26 (4), VOTO 7,5: doveva essere l’anno dei super Lakers ed invece nella città degli angeli a farla da padroni sono i Clippers che guidati dalla premiata ditta Paul-Griffin e supportati da un cast di primissimo livello si aggiudicano la Pacifc Division ed il vantaggio del campo nel primo turno di PO. La ciliegina di una stagione a larghi tratti entusiasmante è il cappotto rifilato ai dirimpettai più nobili dello Staples.

Griffin 18,0 pt; Paul 16,9 pt

Griffin 8,3 pt; Jordan 7,2 rim

Paul 9,7 ass; Griffin 3,7 ass

 

Golden State Warriors, 47-35 (6), VOTO 7,5: Stephen Curry monumentale, batte il record di triple in una singola stagione, segna 54 punti a New york e trascina i suoi ai Playoff, probabilmente non partecipa all’ASG solamente per qualche disguido burocratico. I Warriors sono cresciuti tantissimo rispetto alla passata stagione e possono vantare un roster ricco di talenti con ampi margini di miglioramento. I Nuggets sembrano un avversario tosto soprattutto dovendo giocare il maggior numero di gare a Denver, ma la squadra di Oakland farà sicuramente parlare di sé anche nei prossimi anni.

Curry 22,9 pt; Lee 18,5 pt

Lee 11,2 rim; Bogut 7,7 rim

Curry 6,9 ass; Jack 5,5 ass

 

Los Angeles Lakers, 45-37 (7), VOTO 5,5: sono loro la grande delusione di quest’anno, la squadra era stata costruita per vincere, ma non bastano tanti grandi nomi per ottenere successi. La fase difensiva dei Lakers è stata deficitaria per tutta la stagione e i problemi fisici di Howard non hanno aiutato; dopo un campionato iniziato in maniera disastrosa è arrivata un’insperata qualificazione ai Playoff che tuttavia vedrà i Lakers privi di Bryant affrontare gli Spurs, difficile se non impossibile sperare nel passaggio del turno.

Bryant 27,3 pt; Howard 17,1 pt

Howard 12,4 rim; Gasol 8,6 rim

Nash 6,7 ass; Bryant 6,0 ass

 

Sacramento Kings, 28-54 (13), VOTO 4,5: Seattle o Sacramento? Sacramento o Seattle? Che confusione, un po’ come la confusione che questi Kings dimostravano ogni volta che scendevano in campo per disputare un incontro in quest’annata. Il talento non manca, basti pensare a Cousins e ad Evans ma difficilmente questa squadra potrà nei prossimi anni costruire qualcosa che valga la pena essere ricordato. I tempi di Webber e soci sembrano lontani anni luce.

Cousins 17,1 pt; Evans 15,2 pt

Cousins 9,9 rim; Thompson 6,7 rim

Thomas 4,0 ass; Evans 3,5 ass

 

Phoenix Suns, 25-57 (15), VOTO 4: Steve Nash ha lasciato un vuoto incolmabile tanto nei cuori dei tifosi quanto nel gioco dei Suns, la squadra gioca male nonostante qualche giocatore interessante; la buona annata di Dragic impedisce a Marshall, draftato per sostituire proprio Nash, di trovare lo spazio necessario per potersi adattare ad un basket per lui nuovo. Anche in questo caso c’è molto da lavorare.

Dragic 14,7 pt; Scola 12,8 pt

Gortat 8,5 rim; Scola 6,6 rim

Dragic 7,4 ass; Marshall 3,0 ass

 

SOUTHWEST DIVISION:

 

San Antonio Spurs, 58-24 (2), VOTO 7,5: gli anni passano e gli Spurs continuano a dominare l’Ovest; Duncan e compagni proveranno ancora una volta a giocarsi il titolo fino alla fine puntando sulla loro grandissima esperienza. Per tutta la stagione guidano la Western Conference nonostante gli acciacchi del terzetto Ginobili-Parker-Duncan, solo nelle ultime partite si arrendono concedendo il primato a OKC.

Parker 20,3 pt; Duncan 17,8 pt

Duncan 9,9 rim; Splitter 6,4 rim

Parker 7,6 ass; Ginobili 4,6 ass

 

Memphis Grizzlies, 56-26 (5), VOTO 7,5: grandissima stagione per i Grizzlies che chiudono a sole due vittorie dagli Spurs. La cessione di Gay avrebbe potuto compromettere gli equilibri, invece la dirigenza ha saputo ottenere il massimo da una trade che in partenza sembrava perdente. Squadra compatta e solida, nei Playoff spettacolo garantito con il rematch contro i Clippers.

Randolph 15,4 pt; Conley 14,6 pt

Randolph 11,2 rim; Gasol 7,8 rim

Conley 6,1 ass; Bayless 3,3 ass

 

Houston Rockets, 45-37 (8), VOTO 7: ottimo mercato per i Rockets che riescono a qualificarsi alla post season molto più agevolmente di quanto non faccia pensare quell’ottavo posto. Investire su Harden come go to guy è stata una scelta azzeccatissima, Parsons ha giocato una stagione strepitosa ed Asik è cresciuto molto. L’unica scelta dubbia è il contratto di Lin, probabilmente più per un discorso di merchandising che altro. Potranno fare bene anche nei prossimi anni.

Harden 25,9 pt; Parsons 15,5 pt

Asik 11,7 rim; Parsons 5,5 rim

Lin 6,1 ass; Harden 5,8 ass

 

Dallas Maverics, 41-41 (10), VOTO 5,5: l’infortunio di Nowitzki ha gravato molto sull’andamento dei Mavs, il solo OJ Majo ha provato a trascinare la squadra con l’assenza del tedesco ma i suoi sforzi non sono bastati per accedere ai Playoff. Marion e Carter hanno fatto il loro lavoro, tuttavia la squadra risulta vecchia e senza grandi margini, dopo anni di successi è il momento di rifondare.

Nowitzki 17,3 pt; Majo 15,3 pt

Marion 7,8 rim; Nowitzki 6,8 rim

Collison 5,1 ass; Majo 4,4 ass

 

New Orleans Hornets, 27-55 (14), VOTO 4: la squadra ha fatto male, molto male. Se la dirigenza si aspettava che Davis riuscisse a trascinare una franchigia hanno sbagliato completamente. Il rookie ha fatto vedere cose buone tuttavia l’indole del leader non pare essere nelle sue corde. Si cercano ancora le tracce di Rivers, serve una star da affiancare a Davis e soci, possibilmente cedendo Gordon che appare scontento, svogliato e non in grado di fare l’uomo squadra. Chissà che il nuovo nome non regali sorti migliori alla squadra di New Orleans.

Gordon 17,0 pt; Anderson 16,2 pt

Davis 8,2 rim; Aminu 7,7 rim

Vasquez 9,0 ass; Gordon 3,3 ass

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