Evan Turner è stato uno dei protagonisti della, seppur sfortunata, stagione di Philadelphia. Lui è stato l’unico giocatore all’interno del roster ad essere sceso sul parquet di gioco per tutte e 82 le partite della regular season appena conclusa che lo ha visto viaggiare a 13.3 punti per partita (record di carriera) dopo che nelle scorse due stagioni metteva a referto rispettivamente 7.2 e 9.4 PPP. Evan è convinto che la prossima stagione rimarrà nella città dell’amore fraterno, spazzando via tutte le voci di mercato che lo danno come possibile partente per uno scambio, ma sa anche che il proprio valore all’interno della lega è in continua ascesa:
“Non per essere arrogante o presuntuoso, ma il mio nome viene continuamente scritto sui giornali per la grande importanza che ho sul mercato in questo momento. Indipendentemente dal fatto che a volte ricevo critiche per serate in cui non gioco come so fare, penso di essere comunque un giocatore molto importante all’interno della lega. La differenza tra il fatto che segno 14 punti e tra quelli che potrei segnarne, ovvero 18 per partita, risiede solamente nei falli che faccio. Se riesco a non avere continuamente problemi di fallo posso segnare almeno 18 punti a partita, numeri da All-Star. Non sono preoccupato del rinnovo contrattuale, l’unica cosa di cui mi preoccupo è del mio miglioramento, voglio diventare un grande giocatore per poi raccogliere i benefici che l’NBA riserba ai protagonisti.”