I Clippers affondano Memphis!

Allo Staples Center di Los Angeles va in scena una delle serie più equilibrate di questi playoffs, i Grizzlies sono volati in California per cercare la tanto desiderata vendetta in conseguenza della eliminazione dello scorso anno, sempre al primo turno, da parte del team guidato da CP3 e compagni. Tutto è pronto per la palla a due….Pronti via!

Los Angeles parte subito forte, il ritmo é alto e la palla gira bene in attacco tanto da rifilare subito un ottimo 6-0 di parziale alla squadra ospite che deve chiamare timeout dopo 2 minuti dall’inizio del match per cercare di spezzare l’entusiasmo dei padroni di casa. Il primo squillo di Memphis arriva da Tony Allen con una ottima schiacciata derivante dal grande taglio centrale del giocatore ex Celtics. Dopo solo 5 minuti di gioco Zach Randolph ha già commesso 2 falli e coach Hollins è costretto a sostituirlo con Ed Davis. Alle triple di Billups e Butler (pescati ottimamente da Cp3) Memphis risponde con canestri semplici e pazienti da parte dei suoi esterni (Prince e Allen), a metà primo quarto i lunghi delle due squadre (Gasol a parte) devono ancora entrare in partita, da sotto fino ad ora si sono verificati molti errori ed il risultato è di 14 a 12 Clippers. Si capisce subito che Marc è il centro dell’attacco di Memphis, tutti a palloni passano da lì, e quando hai il miglior assist-man tra i lunghi della NBA non può che andarti bene, concludendo il primo quarto con 3 assist ma soli 2 punti(lo spagnolo viaggia a 4 di media per partita). I padroni di casa invece giocano che è un piacere, corrono e la palla gira molto bene in attacco tanto che gli esterni possono effettuare tiri ad alta percentuale o provare penetrazioni con la difesa oramai mossa dal ritmo elevato dei Clippers. In questo primo frangente di gioco infatti i giocatori maggiormente premiati in termini di punti messo a referto sono Butler(9 punti), CP3 (7 punti e 4 assist) e Griffin (6 punti) per il 29 a 21 losangelino.

Il secondo quarto vede in campo la “second-unit” delle due franchigie ed i Memphis sembrano non essere ancora entrati in partita dopo il mini parziale di 5-0 subito ancora ad inizio quarto, ma Bayless ci ricorda che in questa stagione sta facendo grandi cose ed i Grizzlies cercano di riavvicinarsi ai padroni di casa con il supporto del neoentrato Zach Randolph tanto da arrivare al -4 (44-40) di metà quarto. Billups e Cp3 non vogliono rischiare di perdere il vantaggio accumulato durante questo inizio partita ed allora ritornano a macinare il loro gioco, ma stavolta Memphis non si lascia travolgere e riesce a mantenersi a debita distanza anche grazie alla tripla di Quincy Pondexter ma soprattutto al sempre presente Marc Gasol, il quale realizza il suo nono punto della partita che permette di portare la sua squadra a sole tre lunghezze di distanza dai Clippers (50 a 53). Gli ultimi 50 secondi del primo tempo portano (ancora) la firma del centro catalano e degli esterni di L.A. che fissano il risultato sul 57 a 51 grazie al tap-in di Matt Barnes a 0,5 decimi dalla sirena. La difesa della franchigia del Tennessee sembra non riuscire a contenere le folate offensive dei californiani e soprattutto fanno molta fatica a far propri i rimbalzi; solamente 6 in totale tra Davis,Randolph e Gasol mentre DeAndre Jordan e Butler ne han già catturati 5 a testa.

Parte il terzo quarto ed ovviamente, come nei precedenti, arriva subito il mini-parziale da parte dei ragazzi allenati da Vinny Del Negro, un 7-2 firmato tutto CP3 che mostra il repertorio che Dio gli ha voluto affidare dalla nascita (+11 Clippers). Conley si ricorda che quest’anno è stato il protagonista assoluta della stagione del suo team e, dopo aver realizzato solo 2 miseri punti (condizionato dai falli) nel primo tempo, comincia a carburare e realizzare canestri che permettono l’ennesimo riavvicinamento degli “orsi” sul 66 a 60. I lunghi delle due squadre sono ancora fuori dalla partita, il terzo frangente di gioco vede molti errori dal campo da parte di entrambe i team che chiudono sul perenne vantaggio dei Clippers per 75 a 69.

L’ultimo e decisivo quarto è una carneficina per Memphis che in difesa non sembra esistere più (saranno 37 i punti subiti in questi ultimi 12 minuti di gioco), eppure nei primi minuti finalmente la squadra di coach Hollins era riuscita a non partire con il solito parziale subito, riuscendo persino a spaventare Los Angeles con la tripla di Dooling e arrivare al -1 (77-76). Ma stavolta il protagonista è Eric Bledsoe  che, insieme a Barnes  ed agli altri componenti del secondo quintetto, riesce ad innalzare i ritmi della partita ed affondare la spada nella difesa (continuamente trafitta) dei Grizzlies. Blake Griffin litiga con i falli fino a raggiungere l’espulsione a 3:30 dalla fine della partita che però non aveva più niente da dire (97 a 84). I continui errori da parte degli ospiti e la mancanza di attività sotto canestro condannano Gasol e compagni alla prima sconfitta nella serie, con il risultato di 112 a 91, derivante soprattutto dalle continue amnesie ad inizio quarti ma soprattutto alla mancanza di presenza fisica sotto canestro (21 rimbalzi contro i 47, di cui 13 offensivi, di L.A.)

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