In una partita veloce e divertente, la spuntano i padroni di casa al fotofinish grazie ad una magia del sempreverde Andre Miller.
Il match inizia, come tutti si aspettavano, su ritmi altissimi e i Nuggets rendono subito chiara l’idea di voler chiudere a tutti i costi Curry. Il playmaker dei Warriors rimane fuori dal gioco per il primo quarto e, sebbene tenti sporadicamente di mettersi in partita, non riesce ad andare a segno in nessun modo. La velocità dei Denver sembra avere la meglio inizialmente e i lunghi di Golden State soffrono molto, facendo segnalare un brutto inizio e inchinandosi allo strapotere fisico di Javale McGee. Il lungo di coach Karl sembra poter spaccare la partita in due e, con il supporto di Andre Miller, troneggia sia in attacco che in difesa. Dopo una fase di gioco alquanto brutta, dove i Warriors sembravano aver trovato la soluzione del rebus con la difesa a zona, Miller gestisce l’attacco (lo continuerà a fare per tutta la gara) e alterna azioni di post basso e scarichi interessanti per i tiratori. Per ora l’assenza di Gallinari sembra colmata abbastanza bene da Wilson Chandler, che sembra fisicamente e tecnicamente l’uomo giusto per la rotazione dei Nuggets e, con penetrazioni poderose, costringe gli avversari a falli o scelte che portano a punti facili.
Nel secondo tempo la partita non cala di intensità e si torna a vedere anche Curry, che si sblocca e guida il suo attacco facendo intravedere quello di cui è realmente capace. La partita è sempre avvincente e combattuta, fino a quando tornano in campo Miller e Brewer che danno una spinta in più alla loro squadra, facendola allontanare per un po’ dagli avversari.
Il quarto quarto è il momento cruciale del confronto, dove tutti aspettano il vero Curry e la reazione dei Warriors, che però sono ormai stanchi e sulle gambe. Lee esce per infortunio ma la sua assenza è colmata dalla grande prestazione di Bogut e Thompson, che fungono da perni sia in attacco che in difesa, con canestri importanti e stoppate che impediscono agli avversari di allungare il vantaggio
Come detto nella preview, è una vera sparatoria. La velocità è l’arma fondamentale di entrambe le squadre e Miller, ormai padrone del campo con 26 punti, forza il giusto ma tiene i suoi avanti anche con l’aiuto di Lawson.
Avanti di tre e con poco più di 40 secondi sul cronometro, i padroni di casa sfoggiano una difesa asfissiante che non fa ricevere palla a Curry per due azioni consecutive. Alla terza occasione, con uno spiraglio libero, il figlio di Dell spara da tre e porta la partita in parità.
A 14 dalla fine Miller decide di caricarsi l’attacco sulle spalle e prendersi la responsabilità del tiro finale, riuscendo a penetrare su Green e portando a casa la prima vittoria della serie. MVP della partita.
Come pronosticato, la serie è iniziata su livelli di gioco non troppo alti, facendo dominare il ritmo e l’atletismo delle due squadre. In casa i Denver sono quasi imbattibili ma, nonostante la sconfitta, i Warriors sono riusciti a tenere a bada gli avversari per quasi tutta la partita. Una prestazione di Curry così non se la aspettava nessuno, ma se queste sono le premesse della serie, ci aspettano tante sorprese e soprattutto tanti capovolgimenti di fronte che renderanno le partite ancora più interessanti.
I favoriti restano i Nuggets ma a questo punto non sappiamo cosa aspettarci. Restiamo in attesa della prossima partita per vedere come agiranno le squadre e come si evolverà questa divertente sfida!