Miami si porta sul 2-0, i Bucks reggono un tempo

Con qualche patema di troppo Miami ha vinto anche gara 2 ed adesso conduce 2 a 0 nella serie contro i Bucks. Per la seconda partita consecutiva Milwaukee si è dimostrata una squadra coriacea, che ha saputo tener testa per tre quarti ai padroni di casa, creando loro diversi grattacapi.

Gli Heat non hanno certo iniziato la gara col piede giusto: 5 palle perse in altrettanti minuti. Dall’altra parte il gameplan è stato chiaro sin da subito, dopo i risvolti di gara 1. “Gli altri 3” degli ospiti maggiormente coinvolti in attacco, sfruttando gli spazi creati loro da Ellis e Jennings. Il piano sembra funzionare. Al primo timeout i Bucks sono avanti. Sei dei primi nove punti sono segnati da Larry Sanders, che commette però presto il secondo fallo. Il testimone dell’ideale staffetta è raccolto da Ilyasova che al primo riposo è il miglior marcatore con 12 punti. Il punteggio tuttavia è 25-23 Miami, con Lebron in versione facilitatore dal post. La coppia Ellis-Jennings segna un solo punto ma Milwaukee è abbondantemente in partita.

Al rientro è Chris Andersen a fornire il proprio contributo dalla panchina, con una schiacciata in rovescio, una stoppata a Daniels ed alcuni rimbalzi nel traffico. I Bucks sembrano più reattivi dei propri avversari, più pronti sulle palle vaganti e con tiri veloci cercano di non affrontare la difesa schierata degli Heat. Il ritorno di Sanders propizia un parziale di 8-0 per i suoi, ma Miami all’intervallo mantiene il vantaggio, 47-43. Il backcourt degli ospiti resta ancora all’asciutto, così come nullo è il primo tempo di Chris Bosh, 2 punti ed un rimbalzo. Top scorer, a quota 15, ancora LBJ.

Ad inizio ripresa l’attacco degli Heat si fa stagnante. Dall’altra parte si sbloccano sia Ellis che Jennings, ma è ancora Sanders a tenere in partita i suoi, con una buona combinazione di jump shot e movimenti vicino al canestro. Il suo terzo fallo, unito a quello di Ellis, permettono però a Miami di cavalcare maggiormente Bosh e Dwyane Wade, autore di una gran schiacciata in tap-in. Lebron si intestardisce con qualche conclusione sbagliata di troppo ed appare un po’ appannato. I padroni di casa sono ancora avanti, 68-65, ma sentono il fiato sul collo dei loro avversari.

Ad inizio ultimo quarto arriva il parziale di Miami che spacca la gara, 12-0 nei primi 2 minuti e mezzo. Il protagonista, oltre ad un buon Norris Cole, è ancora lui, Andersen: The Birdman segna 8 punti nel periodo e con la sua vitalità ed energia si merita decisamente la copertina della vittoria. Milwaukee si sfalda e non rientra in partita. Il quinto fallo di Sanders non aiuta la causa della sua squadra; nell’occasione, inoltre, i Bucks si prendono un bello spavento per la botta al ginocchio subita dal proprio centro, in grado tuttavia di continuare la gara. La panchina degli Heat domina il quarto, con Allen che ritrova anche la mano da 3. Dall’altra parte solida partita di Dunleavy mentre Redick è assolutamente invisibile. Gli ultimi 2 minuti sono puro garbage time, con il tabellone finale che recita 98-86 pro Miami.

Serata poco precisa al tiro per Lebron, 19 punti con 6-14, ma anche i consueti rimbalzi (8) ed assist (6). Top scorers sono Wade ed Ilyasova a quota 21, anche se il turco è stato molto limitato nella ripresa. Negativa la prova del duo Ellis-Jennings: 15 punti in 2, con un misero 5 su 22 dal campo, comprensivo dello 0-10 da tre punti.

A rimbalzo la spunta Miami per la seconda gara consecutiva, limitando anche le chance da secondo possesso per Milwaukee. Nei punti in vernice +8 Heat, che, in controtendenza a quanto fatto nella regular season, hanno tirato peggio dal campo dei propri avversari, 45% contro il 50%.

I Bucks hanno lavorato bene sia in attacco che in difesa, dove Mbah a Moute si è dimostrato egregio contenitore di James. Miami è sembrata poco intensa, con un approccio non sempre corretto alla partita. Il consueto parzialone le ha assicurato il 2 a 0 nella serie, svantaggio che Milwaukee nella propria storia non ha mai recuperato. Questo atteggiamento tuttavia potrebbe non pagare dividendi nel Wisconsin, da dove la serie ripartirà nella notte italiana tra giovedì e venerdì. Se i Bucks riescono ad evitare imbarcate, riuscendo nel contempo a coinvolgere tutto il quintetto contemporaneamente, e non a gare alterne, potrebbero anche allungare la serie e riportarla in Florida.

Alessandro Scuto

TABELLINO

VIDEO