Un Super Anthony Trascina I Knicks Sul 2-0

Al Madison va in scena la seconda sfida della serie che vede contrapposti i Knicks ai Celtics. I padroni di casa forti del successo di gara 1 cercano di allungare il numero di sfide, sfruttando il fattore campo; Boston vuole provare da subito a dimostrare quanto vale, portandosi sul pareggio, per poi giocarsi al meglio le due partite consecutive in Massachusetts, e sognare così un proibitivo passaggio di turno contro la seconda maggiore potenza stagionale ad Est.
I Knicks pur conducendo la serie devono rimediare ad una gara non propriamente convincete in fase offensiva; per i Celtics la chiave sarà confermare la buona difesa del primo incontro cercando di coinvolgere maggiormente i lunghi, in particolare Garnett, in attacco.
La sfida inizia sulla stessa falsariga della seconda metà di gara 1: punteggio e percentuali basse. Gli ospiti cercano di sfruttare offensivamente con appositi isolamenti i mismatch favorevoli; Green e Pierce risultano infatti marcati da Shumpert e Felton, le conclusioni del duo celtico non portano tuttavia all’esito sperato, inoltre i verdi devono da subito rinunciare a Garnett a causa del secondo prematuro fallo. I Knicks faticano a loro volta a trovare ritmo, almeno inizialmente, nella metà campo d’attacco. L’ingresso di JR Smith, fresco vincitore del titolo di sesto uomo dell’anno, è accolto da un tripudio dei tifosi casalinghi. Il numero 8 dei Knicks ripaga l’entusiasmo mandando a bersaglio tutte le quattro difficili conclusioni tentate nel primo quarto, tra cui un incredibile buzzer beater da oltre otto metri, a seguito di uno sfondamento subito con relativa palla recuperata proprio dallo stesso Smith. Con la tripla di JR i Knicks chiudono il primo quarto avanti per 26-20.
La seconda frazione di gioco si apre con un prepotente parziale di 11-1 per Boston che, aiutata dai continui errori al tiro di New York, riesce a portarsi avanti sul 31 a 27. Coach Woodson è costretto a reinserire Anthony e Chandler, proprio il miglior realizzatore della stagione chiude il parziale di matrice celtica mandando a referto una conclusione da tre punti. Terry risponde con la stessa moneta, segnando la terza bomba della sua serata e mandando così un chiaro messaggio a chi lo aveva criticato al termine di una deludente gara 1. Le mani iniziano a scaldarsi e il ritmo della partita cresce vertiginosamente, regalando un finale di quarto godibile e ricco di rapidi capovolgimenti di fronte con le squadre che si rispondono solo su colpo. La maggiore fisicità di Pierce, nei confronti dei suoi marcatori, inizia a pagare in attacco i dividendi sperati e all’intervallo lungo i Celtics conducono la sfida per 48 a 42.
Tra le file Knicks ben 36 punti sono prodotti dal terzetto Felton (8), Smith (13) e Anthony con 15 punti nonostante un pessimo 3/11 al tiro. Per Boston 10 di Pierce, 9 di Terry e 8 di Green. New York paga caro il 14/37 al tiro e le ben 8 palle perse in metà gara, caratteristica inconsueta per i vincitori dell’Atlantic Division. I Celtics invece giocano una gara convincente, figlia soprattutto di un ottimo secondo quarto e conducono quindi meritatamente la partita.
La ripresa inizia con Shumpert che manda a bersaglio due importantissime conclusioni da dietro l’arco, permettendo ai suoi di impattare la gara. Chandler segna subendo il fallo di Garnett (quarto) e successivamente stoppa in aiuto difensivo Bradley, regalando un vantaggio di cinque lunghezze si suoi. Anthony realizza due tiri in rapida successione ed i Knicks provano ad ampliare così il proprio vantaggio. I Celtics sembrano spenti e Rivers è costretto a due ravvicinati timeout per cercare di porre rimedio allo svantaggio ormai equivalente a 14 punti. In uscita dal minuto di sospensione The Captain And The Truth segna subendo fallo e permette così ai suoi di rifiatare. L’esempio di P-Square non è seguito dai compagni e dall’altra parte Anthony completa un ottimo terzo quarto personale, 13 i suoi punti in questa frazione, e di squadra andando a schiacciare il 74 a 59 con cui si va all’ultimo riposo. Periodo da dimenticare per i Celtics che tirano con un nefasto 4/18 dal campo e concedono ben 32 punti ai Knicks che mettono così una seria ipoteca sul 2-0.
L’ultimo periodo si apre con un disperato tentativo di rimonta della squadra di Boston che, grazie a 5 punti di Crawford e ad una tripla di Pierce, riesce a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. New York tuttavia risponde con 2 canestri del solito Melo e una grande schiacciata di JR su perfetta alzata di Felton che poco dopo passerà da passatore a finalizzatore, regalando il nuovo +15 ai suoi e spedendo ancora una volta i Celts nel baratro. Da questo momento è pura accademia per la squadra di casa che può comodamente gestite al meglio il vantaggio accumulato. Nel finale K-Mart può dilettarsi ad arricchire il suo personale tabellino a suon di stoppate avendo davanti una squadra allo sbaraglio. Finisce 87 a 71 per i Knicks che si portano sul 2-0 nella serie. Lo sciagurato terzo quarto dei Celtics costa loro la partita, per New York straordinaria prestazione di Melo che, dopo un primo tempo non esaltante, si carica la squadra sulle spalle e la conduce al successo, mettendo a referto 34 punti che combinati ai 36 di gara 1 rendono l’idea di quanto ci tenga l’ex Nuggets a proseguire il cammino in questi Playoff. Buona prova di JR Smith che segna 19 punti e di Felton che ne aggiunge 16 alla causa. I padroni del Madison dopo aver perso 8 palloni nei primi due quarti ne disperdono solamente due nella seconda metà di gioco. Tra gli ospiti non bastano i 18 più 6 assist e altrettati rimbalzi di Paul Pierce. Per la seconda partita consecutiva il problema dei bianco verdi è l’attacco e lo scarso impatto di KG nonostante buoni numeri. Servirà un netto cambio di marcia tra le mura amiche a Boston per poter impesierire questi Knicks.

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