Gara 4: Memphis tritatutto sottocanestro, per i Clippers non c’è niente da fare e serie sul 2-2!

Si parte dalla grande vittoria conquistata da Memphis in gara 3, ma soprattutto si parte dal 2-1 del primo turno, guidano ancora i Los Angeles Clippers. Al FedEx Forum la squadra di coach Hollins è un osso veramente duro per tutte quante, ed i losangelini lo hanno provato sulla loro pelle. Pronti via:

Il primo canestro della partita viene realizzato da Tayshuan Prince, e nei primi minuti di gioco è lo stesso ex-Detroit a creare i maggiori problemi agli ospiti che riescono a tenersi a debita distanza con i sei punti (sui primi 8 della squadra) firmati Blake Griffin. La difesa di Memphis è subito asfissiante e crea problemi all’attacco avversario, che dopo solo 5 minuti di gioco si trova in svantaggio di 10 punti (18 a 8). Randolph e Prince si divertono a sfruttare gli assist (5) di Conley; CP3 capisce di dover già mettersi in proprio segnando la tripla del -9 e sfornando subito 4 assistenze.  Hollins rimpiazza DeAndre Jordan e capitalizza fin da subito i suoi minuti sul parquet di gioco con 5 punti in 1 minuto, ma Z-Bo è già una macchina in funzione e i suoi 10 punti (del primo quarto) portano i Grizzlies sul 28 a 20 (a 2:16 dal termine) prima della sostituzione con Darrel Arthur.  Paul, come Mike Conley, raggiunge già i 5 assist nel primo quarto grazie al passaggio che fornisce a Odom, il quale ringrazia con la tripla del 23 a 30.

Il secondo quarto si apre con i quintetti di “riserva” da parte da entrambe le parti. I primi 2 punti del periodo vengono firmati da Turiaf, i Clippers capiscono che è questo il momento giusto per spingere sull’acceleratore ed infilano un miniparziale di 6-0 che permette ai ragazzi di Vinny Del Negro di avvicinarsi fino al 31-33 che costringe coach Hollins al timeout. I Grizzlies inseriscono nuovamente i titolari per cercare di rimettere a posto le cose, le percentuali delle due squadre si sporcano a causa dei numerosi errori e la partita racconta la stessa identica storia fino a metà quarto (35-40). Per i losangelini sono fondamentali i punti che arrivano dalla panchina  (23 sui 36 totali fino a questo momento) soprattutto con Bledsoe, fondamentale per raggiungere il risultato sul 39 a 42 per i padroni di casa che non segnano con costanza da inizio quarto. Griffin nel frattempo rientra in quintetto con Cp3 ma non sembra essere attivo come nel primo quarto, perdendo due palloni consecutivi e sbagliando un tiro facile da sotto canestro. A 3 minuti dal termine del primo tempo è CP3 ad accorciare le distanze fino a raggiungere il minimo svantaggio dall’inizio della partita (41-42), i Clippers alzano la barriera all’interno della propria area e dopo una serie di canestri falliti arriva il “gol” da parte (che ve lo dico a fare) di Zach Randolph che, grazie al 16esimo punto della sua partita, porta i suoi sul 44 a 41 a 1:30 dalla fine del primo tempo. In questi ultimi 90 secondi le squadre segnano (in proporzione) molto di più rispetto ai primi 10 minuti e mezzo del secondo quarto, è Chris Paul il protagonista assoluto grazie ai suoi 8 punti consecutivi, che permettono ai Clippers di guadagnarsi il primo vantaggio della partita chiudendo il primo tempo in vantaggio sul 47 a 46.

Marc Gasol inaugura il terzo quarto, le due squadre combattono sotto canestro e dopo i primi 4 minuti del secondo tempo i Grizzlies si trovano ancora davanti (54-52), il centro catalano (8 punti consecutivi) è il perno dell’attacco dei padroni di casa e i Los Angeles si deve affidare al solito duo Blake Griffin-CP3 per rimanere a contatto e sorpassare  i padroni di casa col 60-58 di metà quarto, raggiunti subito dopo dal long-two di Marc Gasol con soli 0.8 decimi di secondi disponibili sul cronometro dei 24.  Subito dopo Jamal Crawford commette fallo in attacco e nell’azione successiva è sempre il lungo spagnolo a regalare l’ennesimo vantaggio ai suoi, grazie ai due tiri liberi segnati in conseguenza del fallo commesso da Turiaf.  Con 3 minuti rimanenti sul cronometro Zach Randolph si rende partecipe del personalissimo mini-parziale di 4-0 che fissa il risultato sul 66-62 e costringe coach Del Negro a chiamare timeout per i suoi giocatori, i quali non sembrano riuscire a contenere i lunghi avversari quando si tratta di conquistare rimbalzi difensivi. Dal minuto di riposo le squadre sembrano uscire con le “mani fredde”, ma ci pensa Crawford a sbloccare la situazione segnando la tripla del 65 a 67 del meno due per i suoi Clippers a 50 secondi dal termine. Prince risponde al volo con il Jump-Shot dalla media distanza e Marc Gasol chiude il terzo quarto così come si era aperto: con i suoi due punti, validi per il 71 a 67 finale.

L’ultimo e decisivo quarto si apre con le second-unit in campo, Quincy Pondexter non tradisce e conferma le belle cose che aveva fatto vedere durante gara 3, firmando la tripla del 76 a 67 sull’ennesimo assist di Mike Conley (il decimo della partita). I primi 4 minuti parlano molto bene dei padroni di casa: Gasol sembra essere ancora incontenibile (24 punti + 10 rimbalzi fino ad ora), Conley punisce con le sue penetrazioni e scarichi e la difesa di Memphis si chiude molto bene che, mescolato al grande calore del pubblico, permette di spingere lontani i Clippers, ovvero sull’82 a 72 con 8 minuti rimanenti sul cronometro della partita. Vinny Del Negro chiama il timeout “spezzaritmo” ma sono sempre i giocatori di coach Hollins a dominare la partita con un Tony Allen da canestro+fallo e difesa forte che, sul ribaltamento immediato, permette a Conley di punire i Clippers con una tripla “spacca-partita”  a 6:30 dal termine della stessa (88 a 72). A metà quarto Los Angeles ha segnato solamente due canestri dal campo (18-5 il parziale) ed al FedEx forum i tifosi possono divertirsi a vedere il totale dominio dei propri beniamini sui due lati del campo incoraggiandoli con il più classico dei cori contro le squadre di Los Angeles: “Beat L.A.”! Le mani caldissime dei giocatori di casa continuano a produrre punti e ad allargare il divario tra le due compagini sul campo da gioco, arrivando perfino al +20 a 3 minuti dal termine. Gli ultimi 180 secondi della partita non riservano sorprese ed anzi, filano lisce seguendo la trama scritta nei primi tre quarti. Memphis vince la partita ed impatta la serie sul 2-2 che ora si sposta a Los Angeles.

Read More: http://sportsillustrated.cnn.com/basketball/nba/gameflash/2013/04/27/33316/#boxscore#ixzz2Ri1i4l40