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Heat sul 2-1, Norris Cole è l’uomo copertina

Dopo un’altra gara fisica, combattuta sino agli ultimi minuti, i Miami Heat si sono portati avanti 2 a 1 nella Semifinale della Eastern Conference. I Chicago Bulls sono stati a contatto per tutta la partita, dimostrandosi per l’ennesima volta una squadra che non molla mai. Per i campioni in carica, aldilà delle cifre, il migliore è stato il playmaker di riserva, Norris Cole, autore delle giocate decisive. Una menzione d’onore anche per Chris Bosh, al suo Playoff career-high per quanto riguarda i rimbalzi.

Nessuna novità dall’infermeria rosso-nera, Deng, Hinrich e Rose non sono della partita. A bordocampo uno spettatore d’eccezione, o, per meglio dire, una leggenda dei padroni di casa: Scottie Pippen. I Bulls partono subito a razzo con un 7-0, per far capire di esserci dopo la batosta di gara-2. Miami, d’altro canto, segna 7 canestri consecutivi, di cui 6 sono mid-range jumper. Carlos Boozer, avendo sulla coscienza due gare a dir poco opache, gioca più aggressivo, con 5 su 6 dal campo; al primo timeout tuttavia sono gli ospiti in vantaggio di due punti. Butler commette due falli ma rimane in campo, anche se è Gibson l’uomo incaricato di sorvegliare Lebron James. Dopo un fallo su Robinson arriva la prima scintilla, con Noah che si becca un tecnico per uno spintone non necessario su Andersen. Il primo quarto si chiude ad alto punteggio, 25 pari, con le due squadre in fase di studio, per usare un termine calcistico. Wade non prende manco un tiro, bene Bosh ma Chicago si fa sentire a rimbalzo d’attacco e nei punti nel pitturato.

Dopo il primo mini-riposo arriva il “fattaccio” della gara. Contatto James-Mohammed, fallo del centro dei Bulls ma Crawford da un tecnico al numero 6. Nazr si rialza e con una vigorosa quanto plateale spinta fa finire a terra The Chosen One, guadagnandosi un’ inevitabile espulsione. Da questo episodio ne escono meglio i Bulls, che si dimostrano più reattivi e piazzano un parziale di 9 a 0, con Belinelli protagonista grazie a due triple. Il ragazzo di San Giovanni in Persiceto prova pure a schiacciare su Lebron, ma la mera presenza dell’avversario ne provoca l’errore. Bene Cole, tra gli artefici del contro-parziale di 9 punti senza risposta che permette a Miami di chiudere avanti all’intervallo, 52-50. Già in doppia doppia Bosh (10+10), James con rarissime escursioni dalle parti del ferro e Wade invisibile con un misero 1/1. In casa Bulls, doppia cifra per Boozer e il Beli, 5 rimbalzi offensivi per Noah.

Il terzo quarto si apre con un paio di canestri consecutivi di D-Wade, che riceve in post sfidando Belinelli, con risultati positivi per Miami. La partita vive sul filo dell’equilibrio, con le squadre che democraticamente si scambiano canestri e palle perse. Prova a spingere Chicago con un 7-0 frutto di 3 canestri senza errori del solito Butler, all’ennesima prova da 48 minuti filati. Che il momento sia decisivo lo si capisce dal diverbio Bosh-Chalmers dopo un canestro subito, col solito perfido Noah che applaude irrisoriamente in faccia agli avversari. Lo United Center esplode quando Robinson stoppa James, ordinaria amministrazione per uno che ha vinto gare delle schiacciate e rispedito una volta al mittente un tiro di Yao Ming. L’entusiasmo del pubblico si spegne al quinto fallo di Belinelli, dopo uno sfondamento preso da Cole. James è poco aggressivo, si accontenta di tiri da fuori ma con scarse percentuali, nonostante non faccia mai mancare la solita all-around performance. Alla fine del periodo il punteggio è in parità, 70-70.

Si rivede Chris Andersen con qualche buona giocata ad inizio dell’ultimo parziale, tra rimbalzi in attacco ed un canestro su assist di Lebron. L’intensità della partita è tale che in un contatto Robinson strappa la maglietta di Cole, una scena che simboleggia la pura essenza dei Playoffs NBA. La panchina di Miami in gara-3, Cole a parte, non è un fattore: Battier con problemi di falli e Allen che si fa “notare” per le 5 triple sbagliate, su altrettanti tentativi, e per il primo errore ai liberi nella postseason, dopo 27 bersagli consecutivi. Con Miami nel bonus gli arbitri fischiano un veniale fallo di Noah, che sancisce l’allungo decisivo degli Heat. Dopo un’importante tripla di Belinelli, sono due tiri da tre di James e, soprattutto, Cole a gelare Chicago, per il 96-88 a meno di due minuti dal termine. A chiudere i giochi ci pensa ancora Lebron con un gioco da tre punti qualche possesso successivo. Per James 12 punti nel quarto quarto, ancora una volta strumentali alla causa dei ragazzi di Spoelstra. Con l’uscita per falli di Noah i Bulls, gettano la spugna, il punteggio finale è 104-94 Miami.

18, tutti venuti nei momenti decisivi, per un ottimo Cole, 25+8+7 per Lebron, nonostante una serata poco felice al tiro, se si escludono i liberi. Grande partita di Bosh, che con i suoi piazzati ha risolto più di una grana agli Heat; per l’ex Yellow Jacket 20 punti e, soprattutto, 19 rimbalzi. Wade chiude con 10 e 5/7, più cinque assist. Fermo restando che ha davanti la difesa arcigna di Thibodeau e che la squadra ormai è di James, è evidente che l’MVP delle Finals del 2006 porta solo il cognome del giocatore che abbiamo visto anche nella stessa regular season di quest’annata.

Attacco bilanciato per Chicago, con tutto il quintetto in doppia cifra. 21 per Boozer, colpevole però di alcune amnesie difensive piuttosto evidenti nei minuti salienti. 7 rimbalzi offensivi per Noah, ancora benissimo Belinelli con 16 e 6 assist. L’espulsione di Mohammed ha ulteriormente accorciato la rotazione dei Bulls, che hanno avuto per l’ennesima volta 4 uomini con oltre 40 minuti.

Miami ha vinto la lotta a rimbalzo 39 a 37, nonostante abbia perso abbastanza nettamente nei punti in vernice, 28-44. Le due squadre hanno tirato complessivamente bene, rispettivamente 50 e 45,5%, perso gli stessi palloni e segnato pochi punti in contropiede. Chicago ha però sbagliato 8 tiri liberi, un’altra (non l’unica) delle chiavi del successo-Heat.

Gara-4 è in programma nella notte italiana tra lunedì e martedì sempre allo United Center. Per i Bulls sarebbe importante non tornare a Miami sotto 3 a 1 nella serie.

Alessandro Scuto

TABELLINO

FINAL
United Center
(2-1)104 (1-2)94
Heat Bulls
Pts James25 Boozer21
Reb Bosh19 Noah 11
Ast James7 Robinson7

 Heat

STARTERS MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
James F 44 6-17 2-4 11-11 8 (0/8) 7 2 0 1 0 +7 25
Haslem PF 17 2-3 0-0 0-0 0 (0/0) 1 1 0 1 0 0 4
Bosh FC 42 8-16 1-2 3-4 19 (5/14) 4 1 2 2 3 +10 20
Wade G 36 5-7 0-0 0-0 4 (1/3) 5 0 0 4 3 +6 10
Chalmers PG 24 3-6 0-1 3-3 1 (0/1) 3 0 0 3 2 +1 9
RESERVES MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Cole PG 24 6-7 3-3 3-3 2 (0/2) 1 0 0 0 2 +9 18
Allen SG 23 1-6 0-5 2-3 1 (0/1) 0 0 0 0 0 +17 4
Battier GF 19 2-5 2-5 3-4 0 (0/0) 0 0 0 0 6 -4 9
Andersen FC 11 2-3 0-0 1-2 4 (3/1) 0 0 2 1 4 +4 5
Anthony FC Did Not Play – COACH’S DECISION
Jones GF Did Not Play – COACH’S DECISION
Lewis F Did Not Play – COACH’S DECISION
Miller GF Did Not Play – COACH’S DECISION
Howard PF Did Not Play – INACTIVE
Varnado F Did Not Play – INACTIVE
TOTAL 240 35-70 8-20 26-30 39 (9/30) 21 4 4 12 20 50 104

 Bulls

STARTERS MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Butler GF 48 6-12 2-3 3-3 5 (0/5) 3 3 0 2 5 -10 17
Boozer FC 29 10-16 0-1 1-2 4 (1/3) 0 0 0 3 4 -1 21
Noah FC 42 6-12 0-0 3-5 11 (7/4) 4 2 2 0 6 -14 15
Belinelli SG 43 5-13 4-9 2-4 3 (0/3) 6 0 0 3 6 -3 16
Robinson G 42 5-13 1-7 6-8 6 (1/5) 7 2 1 3 3 -13 17
RESERVES MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Gibson FC 22 2-9 0-1 2-3 5 (2/3) 0 0 1 0 3 -8 6
Teague PG 11 1-2 0-1 0-0 2 (0/2) 1 0 0 0 2 -4 2
Mohammed C 3 0-0 0-0 0-0 1 (0/1) 0 0 0 0 1 +3 0
Cook GF Did Not Play – COACH’S DECISION
Hamilton SG Did Not Play – COACH’S DECISION
Radmanovic F Did Not Play – COACH’S DECISION
Thomas F Did Not Play – COACH’S DECISION
Deng SF Did Not Play – INACTIVE
Hinrich G Did Not Play – INACTIVE
Rose PG Did Not Play – INACTIVE
TOTAL 35-77 7-22 17-25 37 (11/26) 21 7 4 11 30 -50 94

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Alessandro Scuto

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