Prima di gara 3 della sfida tra Golden State Warriors e San Antonio Spurs tutti i media si erano focalizzati sull’esplosione del duo Curry-Thompson, ma Tony Parker ha ricordato a tutti il suo talento e la sua presenza nella serie. Con i suoi 32 punti ha portato la squadra texana alla vittoria per 102-92 e ha fornito una prestazione che pochi in questa lega sono in grado di pareggiare, peraltro in una situazione difficile all’interno dei playoff.
Dopo la partita è stato chiesto a Parker il suo punto di vista riguardo l’ascesa mediatica di Curry e delle altre point guards nella NBA, compreso Derrick Rose che, seppur non giocando, domina le headlines di giornali e siti web. La sua risposta?
“Si dimenticano sempre tutti di me. Io gioco per i miei compagni, per il coach e per la città di San Antonio.”
Parker nel quarto quarto della partita zoppicava per un infortunio al polpaccio e, proprio come per Curry che ha avuto un’altra distorsione alla caviglia, la sua presenza è in dubbio.
Anche Thompson è stato intervistato e ha esposto la sua idea riguardo la partita di Tony Parker, uomo che ha dovuto marcare per quasi tutta la partita.
“Ha fatto ciò che sa fare meglio e che ha fatto anche nelle altre partite, prendere tiri ad alta percentuale. Ha messo anche tiri complicati e solo uno come lui può farlo in questa lega e a questo livello. Il nostro problema non è stato tanto l’attacco ma la nostra difesa. Personalmente devo mettere più fisico nella marcatura su Parker.”