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Gara-1 è di Miami, Lebron segna il buzzer-beater

Un canestro allo scadere nel supplementare di Lebron James ha permesso ai Miami Heat di battere gli Indiana Pacers in gara-1 della Finale della Eastern Conference. Si sapeva che Indiana sarebbe stata una squadra molto ostica per i campioni in carica, in grado di mettere in difficoltà i ragazzi di coach Spoelstra con le sue caratteristiche. L’andamento della partita ha rispecchiato i pronostici, con un equilibrio costante e le due squadre a ribattere colpo su colpo all’avversario. Nona tripla doppia nei Playoffs per James, serata perfetta al tiro per Chris Andersen. Il punteggio finale è stato 103-102 per i padroni di casa.

La partita inizia con le due squadre che schierano il quintetto base. Solito leitmotiv per i Pacers, che danno palla dentro a West e Hibbert, che viene però stoppato due volte nei primi possessi. Indiana perde 5 palloni nei primi 5 minuti, subendo anche l’aggressività di LBJ, nonostante spesso il numero 6 opti per tiri da fuori in isolamento. Il secondo fallo di Bosh segna l’ingresso in campo di Battier e del quintetto piccolo. Gli ospiti ne traggono profitto col già citato West che segna a ripetizione. Per la prima volta da Dicembre, 2 falli nel primo quarto per James, che chiuderà a quota 9 punti. Il primo parziale si chiude 22-21 per la formazione della Florida.

Nel secondo quarto si vede un Wade attivo, sia in attacco che in difesa. Buon impatto di Birdman mentre West continua a non sbagliare, con 16 punti e 7/8. La difesa di Indiana sale di colpi, costringendo Miami ad inusuali palle perse. A fine primo tempo saranno ben 13, oltre gli standard consueti. Gli arbitri fischiano molti falli in attacco, uno di questi è il terzo del solito West, che chiude il primo tempo con 18 punti. Gli ospiti riescono a ritagliarsi un mini-vantaggio, chiudendo sul 42-37 il parziale, nonostante 2 soli punti di Paul George. Zero punti nel quarto per James ed una statistica inquietante per gli Heat: stessi punti e stesso differenziale a rimbalzo dopo 24 minuti di gara-1 contro i Bulls.

Miami inizia con le marce alte la ripresa, con un parziale di 6-0 che diventa poi 12-2 per il +5, complice anche il quarto fallo di West, per un blocco in movimento. Indiana tuttavia resiste all’ondata, torna in vantaggio e con un 7-0 si riporta avanti di cinque lunghezze. Arrivano i primi acciacchi di una serie che si preannuncia molto fisica. A farne le spese è soprattutto Mario Chalmers, con un problema alla spalla che lo terrà fuori per il resto della gara. Pioggia di tiri liberi che spezzano un po’ il ritmo, il quarto scorre sul filo dell’equilibrio e si chiude sul 65-64 Pacers, nonostante altri 9 punti nel periodo di Lebron.

Nel quarto quarto James cerca di invertire la tendenza ed avvicinarsi al canestro, negatogli per quasi tutta la gara. Indiana continua a rispondere colpo su colpo, con la frazione che vive di canestri da ambo le parti. Ancora ottimo contributo di Andersen, importante la tripla di James allo scadere dei 24” per il +3 con circa 4 minuti da giocare. I Pacers riducono il gap, sia grazie al bonus che al risveglio di George. A 54” West pareggia, 89-89, Wade in penetrazione segna per il +2, prima dell’errore di George, sia al tiro che nel passaggio nel successivo rimbalzo offensivo. Fallo sistematico e Ray Allen in lunetta. Partita finita? Non proprio, perché He Got Game fa solo 1 su 2, un errore pesante dato che nel possesso successivo George segna una tripla miracolosa a 7 decimi, risolvendo un’azione che pareva morta. Sull’ultima azione Allen sbaglia di nuovo allo scadere. Supplementare all’American Airlines Arena.

Nell’extra-time, arriva il quinto fallo per Battier, Hibbert e James. Miami attacca molto male, ma resta a galla con la difesa. A seguito di un rimbalzo offensivo, Bosh pareggia con un gioco da tre punti, 99-99 a 50” dal termine. Nell’azione successiva West sbaglia il tiro, timeout Miami e James in penetrazione segna il +2 a 11”. Come allo scadere dei regolamentari George riesce a mettere una pezza ad un possesso che per un attimo era stato perso dai Pacers. Fallo di Wade, il sesto, e tre tiri liberi convertiti glacialmente per il vantaggio degli ospiti a 2” dallo scadere. Le telecamere inquadrano i tifosi degli Heat increduli e pronti ad un’altra sconfitta casalinga ai Playoffs. Tuttavia, sono i due coach a disegnare lo schema vincente. Sia Spoelstra, con le sue X e O sulla lavagnetta, che Frank Vogel, che lascia inspiegabilmente Hibbert in panchina come nel possesso precedente. James riceve, si accorge di un’autostrada a 4 corsie verso il canestro e proprio sul suono della sirena segna in penetrazione i due punti della vittoria.

LBJ chiude con 30+10+10 e 3 stoppate. Gara perfetta di Andersen, che segna 16 punti con 7/7 al tiro, record di franchigia per canestri senza errori nella postseason. Segni di risveglio per Wade, che ne mette 19, appena 2 rimbalzi per Bosh, ma uno è fondamentale. Solo 11 tiri per CB-1, che ha mostrato di poter mettere in ambasce Hibbert attaccandolo dal palleggio.

Top scorer per gli ospiti George a quota 27, seguito da West con 26. 7 rimbalzi offensivi (ma solo 2 difensivi) per Hibbert, che aggiunge 19 punti. Impalpabile Hill, buon contributo sotto i tabelloni di Stephenson, che cattura 12 palloni.

43-38 a rimbalzo per i Pacers, con gli Heat in grado di prenderne 16 in attacco, contro i 17 dei loro avversari. Solo 5-18 da tre per i padroni di casa, che hanno però saputo far fruttare le palle perse degli avversari, segnando al contempo più punti nel pitturato. In contropiede, 12-11 per Indiana. Ben 9 stoppate per Miami, contro le 2 del solo Hibbert.

Questa serie si preannuncia una battaglia molto intensa, con il frontcourt dei Pacers in grado di mettere pesantemente in difficoltà gli avversari. La stessa marcatura di George sembra dare qualche grattacapo di troppo a James. Per gli Heat possibile qualche minuto in più di doppio lungo, se Andersen continuerà a fornire un ottimo impatto. Gara-2 è in programma nella notte italiana tra Venerdì e Sabato.

Alessandro Scuto

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