Stagione a dir poco difficile per i Los Angeles Lakers e soprattutto per Dwight Howard. Partiti con l’intenzione di dominare tutto e tutti, i gialloviola hanno concluso l’annata come peggio non si poteva: out al primo turno PO e con infiniti infortuni che ne hanno limitato in modo considerevole il potenziale. Infortuni che hanno colpito anche Howard: prima la schiena (problema di lungo corso) e poi la spalla. Se poi ci aggiungiamo la pressione della piazza di Los Angeles, che non è poca, il risultato può essere disastroso. L’ex centro degli Orlando Magic ha confessato ai microfoni dei giornalisti di aver incontrato più volte lo psichiatra dei Lakers per tenere a bada la pressione di tifosi e addetti ai lavori:
“Ho solo un grande problema, ed è tra le mie orecchie. Penso troppo. Non posso più esserlo. Non posso andare bene a tutti. Lo scorso anno quando sono tornato dall’infortunio alla spalla alcuni pensavano che non stessi dando il massimo. E nessuno voleva ascoltare le mie motivazioni sulla difficoltà di tornare da una operazione. Non è stata una cosa onesta nei miei confronti. Quattro mesi dopo l’operazione già giocavo anche se non al meglio”
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