I Miami Heat sono riusciti ad impattare la serie (sull’1-1) ed a riscattarsi dopo la bruciante sconfitta subita nel campo amico con un Tony Parker assoluto protagonista. La scorsa notte invece è stato tutti diverso (almeno dal terzo quarto in poi) con gli Heat padroni del gioco negli ultimi 24 minuti della partita, sfoderando una grande difesa ed accelerando al momento giusto. Di seguito trovate le dichiarazioni dei protagonisti:
Mario Chalmers
“Ho sfruttato le mie opportunità, il mio compito innanzitutto è quello di rallentare Tony Parker. Nel primo tempo nessuno si è messo ad aspettare che LeBron trovasse ritmo in attacco, ma abbiamo cercato tutti di dare il nostro contributo, anche questa è la forza dei Miami Heat. Nel terzo quarto ho capito che era il momento giusto per vincere il match, ho detto ai miei compagni ‘uccidiamo la partita!’ E’ andata bene.”
LeBron James
“La prestazione di Chalmers? Ha giocato molto bene, deve sempre sfoderare prestazioni importanti in ogni parte del campo perchè per noi sono fondamentali sia i suoi punti che la difesa limitativa su Tony Parker. Parlando di me stesso, per buona parte del match ho fatto fatica in attacco, ma ho grande fiducia nei miei compagni, così ho cercato di creare buone soluzioni al tiro per loro. Li conosco bene, quando sono liberi li cerco perché so che alla fine produrranno, Allen, Rio, Miller sono i miei tiratori. La stoppata su Splitter? Ero in buona posizione e mi sono detto ‘finirò negli highlights in un modo o nell’altro, o mi schiaccia in faccia oppure porto a casa una stoppata’ . Direi che sono contento di come sono andate le cose. Il supporting-cast è il reale motivo per cui gli Spurs ed i Miami sono a queste finali, loro (San Antonio) pensano di averne uno migliore rispetto al nostro,ma noi invece pensiamo il contrario.”
Tim Duncan
“Non abbiamo giocato bene, io poi ho disputato una prestazione disastrosa. Adesso torniamo a San Antonio e giocheremo tre partite davanti al nostro pubblico. Ovviamente siamo contenti ma se giochiamo come abbiamo fatto questa sera non credo che il vantaggio del fattore campo farà una gran differenza”.
Tony Parker
“L’aggressività difensiva degli Heat ci ha infastidito ma la differenza l’hanno fatta i turnover, lo sappiamo che contro una squadra atletica come Miami non possiamo permetterci così tante palle perse che generano contropiedi devastanti per noi. Lebron? Siamo riusciti a limitarlo, ma non è detto che sia questa la mossa giusta come ha dimostrato la gara di oggi. Vedremo se continuare a giocare in questa maniera od effettuare qualche cambiamento. Ovviamente LBJ è un grande giocatore in grado di segnare sempre, ma ci sono anche i suoi compagni che, come oggi, sanno fare canestri importanti. Non possiamo permetterci di subire tutte e due le cose, o uno o l’altro….Vedremo. Dobbiamo sicuramente giocare meglio, di solito è molto facile riprendersi dopo una brutta sconfitta, un po’ come hanno fatto loro, adesso è il nostro turno.”
Erik Spoelstra
“È una serie molto competitiva, tutti devono fare la loro parte, anche chi gioca poco. LeBron all’inizio ha faticato a trovare ritmo ma i suoi compagni sono stati grandi. Non sono sorpreso della prova di Mario, ha attributi e grande fiducia nei propri mezzi. E’ stata una grande prestazione, dopotutto siamo a questi livelli da oramai tre anni e sappiamo che dobbiamo essere aggressivi in campo.”
Gregg Popovich
“Troppi turnover per noi condite da percentuali pessime sono una combinazione letale, non si può vincere giocando così. Bisogna fare i complimenti alla difesa di Miami ma non possiamo permetterci Duncan,Manu e TP9 con un 10/33 dal campo.”
Manu Ginobili
“I Miami ci hanno messo in difficoltà grazie alla loro grande pressione difensiva, mentre in attacco han fatto quello che volevano. Abbiamo giocato un secondo tempo davvero brutto e nelle NBA finals non possiamo permettercelo. Siamo frustrati, dovevamo giocare meglio, ovviamente torniamo San Antonio con un 1-1 nella serie, non male, ma non possiamo più sbagliare come oggi.”