Miami prima traballa, poi esplode: 1-1

I San Antonio Spurs  avrebbero firmato per avere LeBron James a 3/13 dal campo dopo 3 quarti di gioco e  nel contempo tirare col 60% da 3 punti; non potevano immaginare però che nonostante questo, a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio del quarto periodo, avrebbero subito uno dei più incredibili parziali mai visti in una partita della serie finale.

I Miami Heat pareggiano le NBA Finals 2013 sull’1-1 vincendo in Florida Gara-2  103-84 contro gli Spurs, in una partita che si è di fatto chiusa a 7 minuti dalla fine dopo un parziale di 33-5 in altrettanti minuti effettivi di gioco. Una partita che gli Heat avevano giocato ben al di sotto delle proprie possibilità fino a quel punto, con Bosh e Wade di nuovo deludenti e una delle peggiori versioni di LeBron James mai viste ai Playoffs.  Gli Spurs hanno la colpa di perdere troppi palloni, (sarà 16 a 6 il conto delle palle perse a svantaggio dei nero-argento) e di non sfruttare la serata magica di Danny Green che chiude con un perfetto 6-6 al tiro compresi 5 dalla lunga distanza.

Dopo un primo tempo assolutamente equilibrato con Miami avanti di 5 lunghezze all’intervallo, le due squadre rimangono a contatto per gran parte del terzo periodo; l’attacco dei padroni di casa è disfunzionale al massimo,  James è fermo a 6 punti e 4 rimbalzi. I texani però a loro volta sono incapaci di segnare punti con continuità, ma sembrano avere tutto per dare la spallata e conquistare il clamoroso 2-0 nella serie. Spoelstra prova la mossa della disperazione: toglie Bosh e Wade ancora incredibilmente letargici e mette il Birdman Chris Andersen e il redivivo Mike Miller. Il loro ingresso insieme all’esplosione improvvisa di Mario Chalmers segna il clamoroso risveglio di Miami per l’incredibile parziale decisivo.

La furia agonistica dei compagni, sveglia anche LeBron James, fino a quel punto controfigura dell’MVP della lega che conosciamo. James segna  11 punti nel parziale e mette a posto in qualche modo i suoi numeri alla conclusione dello stesso: 17 punti, 8 rimbalzi, 7 assist alla fine per lui; da segnalare anche una devastante stoppata del Numero 6 ai danni del brasiliano Thiago Splitter sul suo tentativo di schiacciata.

Disastrose le stelle di San Antonio:  13 e 5 Assist per Tony Parker, 9 punti e 11 rimbalzi per Tim Duncan,  e appena 5 per Manu Ginobili che ha avuto problemi di falli.

Miglior realizzatore in casa Miami proprio il decisivo Mario Chalmers con 19, 13 per Ray Allen, 12 per Bosh e 10 per Wade; come detto però la svolta della partita è arrivata proprio quando le 2 co-star di Miami erano sedute in panchina.

Nel finale più classico da “Garbage Time” Coach Popovich scongela dalla panchina persino Tracy McGrady, l’ex stella di Magic e Rockets, corona nella maniera più beffarda il sogno di giocare una Finale NBA.

Ora si vola dunque in Texas per le prossime 3 partite della serie; inutile fare previsioni qui le sorprese sono dietro l’angolo. Gli Spurs hanno la possibilità teorica di chiudere la serie in casa, ma per portare via 3 partite consecutive a questi pazzi Miami Heat ci vorrà davvero un’impresa titanica. LeBron rivuole il vantaggio del campo e perlomeno riportare in Florida la serie tra una settimana.

 Spurs

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