George Karl non le manda a dire ai Denver Nuggets, e dichiara apertamente che la decisione di licenziarlo da parte del front office della franchigia del Colorado è stata “stupida”.
Karl ha infatti parlato del meeting nel quale Josh Kroenke, presidente dei Nuggets, gli ha comunicato la decisione della franchigia:
“Josh ha cercato di essere gentile e prodigo di complimenti. Ha detto che avrebbe voluto onorare il mio contratto e quello dei miei assistenti. La conversazione è stata la comunicazione di quella decisione e io gli ho detto ‘ Penso di doverti dire che tutto questo è molto stupido’. E proprio per questo, non sono riuscito a comprenderlo.”
Karl afferma di essere stato criticato per non avere contribuito abbastanza allo sviluppo dei giovani giocatori presenti nel roster dei Nuggets.
“Non ho mai avuto una riunione in cui mi sia stata mossa questo tipo di critica. Non l’ho mai avuta. Ho sentito loro sussurrarlo. Mi dispiace che 57 vittorie in regular season non li abbiano resi contenti. Credo che questa sia stata una stagione speciale soprattutto per via del rapporto che ogni membro della squadra aveva con i compagni e con i membri del coaching staff, oltre che con la città. Ai tifosi questa squadra è piaciuta. i componenti dello staff hanno lavorato in perfetta armonia. Distruggere questo rapporto, secondo me, è estremamente irrispettoso del mestiere di coach.”
Karl conferma inoltre i contatti avuti con i Memphis Grizzlies e i Los Angeles Clippers, franchigie entrambe interessate a lui per ricoprire l’incarico di head coach, ancora vacante da ambo le parti:
“Sto parlando con Memphis in questo momento, ma ho già avuto un primo informale colloquio con entrambe le franchigie. Tuttavia non credo che prenderò una decisione questa settimana. Per cui se qualcosa dovesse succedere per il posto di head coach di L.A. e Memphis questa settimana, di sicuro accadrà con qualcun altro e non con me.”
