I San Antonio Spurs arrivano in Florida con l’obbiettivo di non dover giocare una gara 7 che vedrebbe favoriti i ragazzi di coach Spoelstra, dalla sua Miami deve rispondere davanti al proprio pubblico alla brutta sconfitta di gara 5: Heat-Spurs!
Gregg Popovich prosegue sulla falsa riga di gara 5, confermando Ginobili in quintetto dopo gli ottimi risultati ottenuti. Contrariamente a quello che ci aspetterebbe, i due attacchi cominciano molto forte, Duncan e’ dominante in attacco ma Chalmers tiene botta e mantiene gli Heat a contatto.
Sul finire di quarto, James decide che è il momento di iniziare a giocare, e con 5 assist ben distribuiti ai compagni porta la sua squadra avanti 27-25 dopo i primi 12 minuti.
All’inizio del secondo periodo Wade prende in mano il quintetto, e con canestri e passaggi per innescare le triple di Battier spedisce gli Heat in vantaggio di 6 punti, Chalmers continua a sbizzarrirsi arrivando a quota 14, ma dall’altra parte Tim Duncan continua a dominare su entrambi i lati del campo.
Alla fine del quarto il #21 arriva a 25 punti più 8 rimbalzi, e con gli Heat che entrano in crisi offensiva gli ospiti possono piazzare il parziale che li porta a concludere il primo tempo avanti 50-44.
Nel secondo tempo l’attacco dei Miami Heat fa molta fatica ed è costretto ad affidarsi a Lebron, che riesce a riportare i suoi a contatto , salvo poi imbattersi nella strapotenza offensiva degli Spurs, che guadagnano due giochi da tre punti consecutivi (Leonard e Duncan) e arrivano fino al +13. La reazione degli Heat firmata Wade e Battier e’ ben contenuta dagli Spurs, e il terzo quarto si conclude sul 75-65.
Per provare a ricucire lo strappo, Spoelstra manda in campo il quintetto di Lebron, ed i risultati sono subito evidenti: parziale Heat, difesa con maglie strettissime e James in versione “man on a mission” su entrambi i lati del campo. Si arriva agli ultimi minuti con gli Heat forti dell’inerzia della partita, ma Tony Parker ha idee diverse: bomba in fade away e virata magica nell’azione successiva per il +5 Spurs. Ginobili viene spedito in lunetta e fa 3/4, ma gli Heat non muoiono mai, e intervallati dai liberi di Ginobili mettono due bombe con James e Ray Allen per forzare l’over time!
Nel supplementare gli Spurs vanno avanti con Leonard, Miami risponde ancora con Allen fino a quando le due squadre smettono di segnare con gli errori sanguinosi da una parte di James e dall’altra di Ginobili. Ray Allen si ritrova in lunetta sul +1 Spurs a 2 secondi dalla fine, non tradisce sul ribaltamento di fronte Danny Green non trova il tiro del pareggio causa opposizione di Bosh.
Miami porta a casa una partita vinta e persa più volte da entrambe le squadre, forza una gara 7 in cui in certi momento ben pochi speravano e si guadagna la possibilità di provare a vincere un altro titolo davanti al proprio pubblico. San Antonio può rammaricarsi per il vantaggio dilaniato nel quarto quarto e la prova monstre di Tim Duncan, che dovrà provare a ripetersi nella notte tra giovedì e venerdì (ore 2 italiane).