Il Draft NBA potrebbe essere raccontato semplicemente dalle immagini, da fotogrammi che hanno scandito una delle serate più importanti per la lega americana.
Iniziamo con la foto più simpatica e particolare della serata: di Lucas Nogueira, anzi dei suoi afro.
Nogueira è stato scelto dai Dallas Mavericks con la chiamata n.16 e scambiato, insieme a Jared Cunningham agli Atlanta Hawks, in cambio della pick n.18 (SHANE LARKIN) e della n.44.
Il centro brasiliano, durante la consueta intervista post-draft, ha dichiarato:”Voglio che mi si riconosca per i miei capelli oltre che per il mio gioco”. Sicuramente ha colto pienamente la doppia essenza della NBA, voto 10, lo stile non si impara.
Altra immagine interessante è quella di Nerlens Noel, scelto con la chiamata n.6 dai Pelicans che, dieci minuti più tardi hanno deciso di spedirlo a Philadelphia in cambio di Jrue Holiday. Per mesi Noel, nonostante un brutto infortunio che lo terrà lontano dal parquet fino a dicembre, è stato considerato il giocatore più forte di questo draft 2013. Voto 3 a Noel, mascherare la delusione non è il suo mestiere.
Bennett, il vincitore, esordisce così ai microfoni per la prima intervista da giocatore NBA :“Sono davvero sorpreso come chiunque altro”.
E’ lui il vincitore, se possiamo dire così di questo draft 2013 pieno di sorprese. Pensiamo, infatti, che Noel e McLemore che per mesi erano stati i candidati ad essere la scelta n.1 e si sono ritrovati rispettivamente con la n.6 (Pellicans) e la n.7 (Sacramento), l’unico confermato rispetto ai Mock draft degli scorsi mesi è stato Victor Oladipo difensore arcigno e tiratore sopra la media.
Voto 10 a Bennett, vincitore solitario e insolito. Voto 3 agli esperti che evidentemente tanto esperti non sono.
Voto 8 a Victor Oladipo che nell’intervista post-draft ha deciso di cantare. Non sappiamo se diventerà un fenomeno, ma, qualora dovesse fallire sul parquet potrebbe ripiegare sulla musica.
L’ultima immagine dobbiamo dedicarla al Commissario David Stern che, ieri sera, ha presentato il suo ultimo draft, infatti,dopo 30 anni di servizio, il 1° febbraio 2014 rimetterà il mandato. Il suo primo draft fu quello del 1984, anno in cui furono selezionati Hakeem Olajuwon e Michael Jordan.
A Stern mi sento di dare un 6- sulla fiducia e con la speranza che la sua dinastia finisca qui. 30 anni son tanti, sarà difficile trovare un lavoro, soprattutto, considerando la mancanza di esperienza.