Nelle prime 48 ore dopo l’amnesty. le squadre con spazio salariale possono farsi avanti e reclamare il giocatore offrendogli tutto o una parte di quello che percepiva dalla squadra che lo ha amnistiato; se nessuno si fa avanti dopo 48 ore, il giocatore diventa free agent e può quindi scegliere la sua prossima squadra.
Questa è la lista delle squadre che possono ancora usufruire di questa opzione, con i relativi giocatori che possono essere amnistiati.
Atlanta: Al Horford
Boston: Avery Bradley, Rajon Rondo
Chicago: Carlos Boozer, Luol Deng, Joakim Noah
Detroit: Greg Monroe, Charlie Villanueva
Los Angeles Lakers: Steve Blake, Kobe Bryant, Pau Gasol, Metta World Peace
Memphis: Mike Conley, Zach Randolph
Miami: Joel Anthony, Chris Bosh, Udonis Haslem, LeBron James, Mike Miller, Dwyane Wade
Milwaukee: Drew Gooden, Larry Sanders
Oklahoma City: Nick Collison, Kevin Durant, Kendrick Perkins, Thabo Sefolosha
Sacramento: DeMarcus Cousins, John Salmons
San Antonio: Matt Bonner, Tony Parker
Toronto: Amir Johnson, Linas Kleiza
Utah: Derrick Favors, Gordon Hayward
Di seguito, invece, le squadre che hanno già esercitato l’amnesty clause, con i giocatori che sono stati rilasciati dalle rispettive organizzazioni.
Brooklyn: Travis Outlaw (2011)
Charlotte: Tyrus Thomas (2013)
Cleveland: Baron Davis (2011)
Dallas: Brendan Haywood (2012)
Denver: Chris Andersen (2012)
Golden State: Charlie Bell (2011)
Houston: Luis Scola (2012)
Indiana: James Posey (2011)
Los Angeles Clippers: Ryan Gomes (2012)
Minnesota: Darko Milicic (2012)
New York: Chauncey Billups (2011)
Orlando: Gilbert Arenas (2011)
Philadelphia: Elton Brand (2012)
Phoenix: Josh Childress (2012)
Portland: Brandon Roy (2011)
Washington: Andray Blatche (2012)