Channing Frye ha saltato tutta la scorsa stagione a causa di un problema cardiaco e ci sono dubbi attorno alle sue condizioni in vista della prossima annata. Per parecchio tempo non ha potuto nemmeno eseguire esercizi fisici per mantenersi in forma sotto il controllo di strumenti appositi che monitorassero i parametri del suo cuore e il suo ritorno in campo sembrava un’utopia.
Al momento non ci sono date previste sul ritorno al basket giocato per Frye ma filtra maggior ottimismo dagli ambienti di Phoenix, come rivelato dal general manager dei Suns, Ryan McDonough. “Siamo ottimisti sul fatto che Channing giocherà con noi la prossima stagione. Lui vuole giocare e i risultati degli ultimi test hanno avuto esito positivo. Ovviamente però dovremo avere il consenso da parte dei medici per un suo ritorno”.
Di recente lo stesso Frye ha risposto con un “Yes” a chi gli chiedeva su Twitter se sarebbe tornato in campo nella prossima stagione. Il nodo principale sarà ricevere l’ok da tutti i medici dello staff che stanno seguendo il suo caso. La voglia di tornare sul parquet del Frye giocatore è grande ma prima di tutto viene la salute del Frye persona.
Se Frye sarà in grado di ritornare a giocare, i Suns ritroverebbero un lungo che corre bene il campo e ha un ottimo tiro da tre punti, oltre ad essere un elemento chiave per l’equilibrio dello spogliatoio. Sarebbe un problema in più per Phoenix che ha già 16 contratti garantiti per il prossimo anno, dopo l’arrivo in Arizona di Gerald Green e Miles Plumlee da Indiana nella trade Scola, un problema però che McDonough non vede l’ora di poter affrontare perché tutti non aspettano altro che rivedere Frye su un campo da basket il più presto possibile.
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