Lebron James starebbe pensando di candidarsi al ruolo di presidente dell’associazione giocatori. Lo riportano autorevoli fonti come FOX Sports e Espn, che hanno trovato conferme nelle indiscrezioni provenienti dall’entourage del leader dei Miami Heat.
Lbj è stato tra i più attivi nei recenti meeting tra la NBPA (National Basketball Players Association) e i rappresentanti della Lega, sia durante l’estate del lockout nel 2011 sia durante i colloqui dell’ultimo All-Star Weekend. L’intento del quattro volte MVP è quello di essere presente in un periodo di grandi cambiamenti nell’NBA con l’avvicendamento tra David Stern e Adam Silver nel ruolo di Commissioner nel febbraio prossimo e con le posizioni vacanti all’interno dell’associazione giocatori, dopo la fine dell’incarico per Derek Fisher come presidente e l’allontanamento di Billy Hunter come direttore esecutivo in seguito all’uso di soldi dell’unione giocatori per scopi famigliari.
Lebron vuole prendersi le sue responsabilità e recitare un ruolo importante in questa situazione di vuoto di potere . La sua volontà è quella di influenzare le decisioni della Lega, per adeguarsi ai nuovi scenari e ai probabili cambiamenti cui la Lega andrà incontro in un futuro prossimo, e tutelare i diritti e gli interessi dei propri colleghi giocatori. Le perplessità riguardo al suo impegno come presidente della NBPA derivano dalla mancanza di tempo che avrebbe l’ MVP delle ultime due Finals, date le sue numerose partecipazioni ad eventi di solidarietà e per gli sponsor personali, senza contare gli impegni cestistici che lo tengono occupato generalmente fino a metà giugno.
Nel caso della conferma della sua candidatura, James si aggiungerebbe ad una lunga lista di pretendenti al ruolo di presidente dell’associazione giocatori, tra cui spiccano i nomi di Stu Jackson e Isiah Thomas. La concorrenza non manca perché sono in corsa al momento anche Steve Mills, Fred Whitfield e David Cornwell, ma l’idea che una stella del calibro di Lebron possa presiedere l’organo di rappresentanza dei giocatori riporta la memoria al periodo dal 1997 al 2001, in cui il presidente era un altro illustre All-Star come Patrick Ewing.
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