I Golden State Warriors si apprestano ad entrare in un biennio che prevede scelte importanti dal punto di vista salariale. Per questa stagione il monte stipendi ammonta a 66 milioni di dollari, sopra il cap ma sotto la soglia della luxury tax, e alla fine del prossimo anno andrà in scadenza di contratto Andrew Bogut, permettendo di risparmiare almeno 14 milioni di stipendio.
Tuttavia ad Oakland rimarranno accordi dai compensi pesanti per le casse dei Warriors come quelli con Stephen Curry, Andre Iguodala e David Lee. Proprio quest’ultimo è al centro di numerose voci che lo vorrebbero coinvolto in una possibile trade che consentirebbe a Golden State di liberare spazio salariale in vista delle estensioni contrattuali dei due gioielli Klay Thompson e Harrison Barnes.
Interpellato sull’argomento da Marc Berman del New York Post, Lee ha smentito i rumors di una sua partenza imminente. “Da come mi han parlato i dirigenti, posso dire che le voci su una mia trade non sono vere. Naturalmente durante l’offseason tutti sono sempre disponibili ma vedremo cosa succederà. Stando a New York ho capito che nulla è per sempre, tutti possono essere scambiati da un momento all’altro per qualsiasi destinazione. Ma al momento sono molto eccitato per i prossimi due anni qui ad Oakland”.
Lee è un giocatore solido d’esperienza, capace di fornire punti e rimbalzi in buona quantità, apporto offensivo e difensivo e collezioni di doppie doppie a ripetizione. Negli ultimi Playoff non ha potuto dare il 100% a causa di un infortunio che lo ha limitato parecchio. Con Lee in condizioni fisiche normali e con un Iguodala in più nel motore, Golden State si candida ad essere una serissima candidata alla vittoria nella sempre combattuta e agguerrita giungla della Western Conference.
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