Giugno d’inferno per i tifosi dei Boston Celtics che hanno dovuto sopportare l’addio di Kevin Garnett, Doc Rivers e del capitano, Paul Pierce. Un divorzio non facile che per diversi tifosi bianco-verdi è stato interpretato come un tradimento da parte delle loro colonne portanti. La verità è che Ainge, GM di Boston, ha fatto le sue scelte puntando al futuro… futuro che non prevedeva la permanenza di due giocatori esperti, ma “datati” e costosi come KG e Pierce. Intanto da Brooklyn, Paul Pierce ha lanciato un messaggio ai suoi ex tifosi, spiegando il perché dell’abbandono (se di abbandono si può parlare) ai Celtics:
“Io, Garnett e Rivers abbiamo fatto così tanto per i Celtics che ci hanno voluto aiutare ad andarcene. Nessuno di noi voleva far parte di un team in ricostruzione, così quando la dirigenza ha deciso di intraprendere quella strada sapevano che era finita. Ma ci hanno aiutato: Doc è andato ai Clippers, io e Kevin a Brooklyn per poter lottare ancora per il titolo. Nessuno di noi ha tradito”.
Poi Pierce ha parlato della nuova avventura che lo attende ai Brooklyn Nets, con una squadra dall’ossatura certamente importante:
“Quale squadre Nba può dire di avere un quintetto interamente composto da All Star? Questa è senza dubbio la squadra con più talento, ma tra un anno vorrei poter dire che questa è stata la migliore in cui io abbia mai giocato, e per poterci riuscire dobbiamo vincere il titolo. Voglio poter dire di essere stato parte del gruppo che per primo ha fatto vincere qualcosa a Brooklyn”.
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