Dopo aver parlato con diversi consulenti e giocatori, LeBron James ha deciso di non concorrere alla presidenza della National Basketball Player’s Association, l’associazione giocatori della NBA, per intenderci.
James aveva dichiarato ad ESPN, che stava realmente pensando di prendere il posto di Derek Fisher come presidente dell’associazione, visto che il mandato dell’ex Laker sarebbe scaduto quest’estate. Inoltre, a dar sostegno a quest’ipotesi, c’era anche l’appoggio del compagno di squadra James Jones, che avrebbe fatto da trait d’union.
“In questo momento, la posizione della presidenza non sarebbe <comoda> per una persona come me – ha dichiarato ad USA Today LBJ – Inoltre penso che, un ruolo del genere, ed in special modo in un momento del genere, richieda parecchio impegno e tempo, e a questo punto della mia carriera non posso permettermi di distrarmi.” LeBron fa quindi riferimento alla battaglia legale che, da qualche tempo, sta avendo luogo all’interno della NBPA, tra Fisher e l’ex direttore esecutivo, Billy Hunter, a causa dell’uso improprio di ingenti somme di denaro dell’associazione da parte di quest’ultimo.
Il Prescelto ha preso la sua decisione e quindi, la palla torna in mano alla NBPA, doverosa di trovare un possibile, e soprattutto adeguato, candidato alla sua presidenza.
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