Panta rei, tutto scorre. Bisogna arrivare a scomodare Eraclito per capire il basket, e più in generale lo sport, d’oltreoceano. Gli americani ci insegnano che non esiste nulla di determinato e di stabile, ma tutto cambia. Non esistono più (o non sono mai esistite) le bandiere che legano il loro nome a una squadra, le franchigie stesse non sono più identificate univocamente a una città; il tutto nel nome del maggior profitto. Se il business è arrivato a toccare pilastri come giocatori e città, potete solamente immaginare che destino è toccato ai luoghi dell’NBA, le arene.
Il nostro viaggio non poteva che partire da New York e dal Madison Square Garden. Edificato per la prima volta nel 1879, il Garden oggi vive la sua quarta reincarnazione. Il nome deriva dalla sua prima collocazione, situata tra East 26th Street e
Madison Square Garden II (1890)
Madison Avenue a Manatthan. Nato da un idea di P.T Barnum, il Garden fu inizialmente usato per spettacoli circensi. L’arena aveva dimensioni di 130 metri di lunghezza per 61 di larghezza e poteva contare fino a 10mila posti a sedere. Sfortunatamente mancava di copertura superiore, il che la rendeva calda d’estate e fredda d’inverno. Per questo motivo nel 1889, dopo essere stata acquistata da una cordata comprendente il famoso finanziere JP Morgan, l’arena fu demolita. Nel 1890 vide la luce il secondo Madison Square Garden. Progettato dall’architetto Stanford White, il palazzo nacque sulle macerie del primo Garden. Di dimensioni simili al precedente (148m x 61m), il secondo Garden poté contare su una copertura che dava riparo a 8000 teste. A svettare sopra il tetto del Garden avrebbe dovuto esserci un bronzo raffigurante la dea Diana, ma si dimostrò subito troppo grande per il Garden. Sebbene avesse avuto un ruolo molto importante nella scena culturale newyorchese dei primi del ‘900, ospitando per lo più incontri di box, il secondo Garden non si stava più rilevando come il successo finanziario che ci si aspettava, la New York Life Insurance Company, che possedeva l’ipoteca sull’immobile, decise di demolire il Garden e costruirci il loro nuovo quartier generale, la New York Life Building.
Madison Square Garden III (1925)
Fu così che il Garden dovette traslocare e iniziare una nuova vita lungo la Eighth Avenue, tra la 49esima e la 50esima strada. Le dimensioni erano minori rispetto al precedente Palazzo ma era imessamente più capienti, conteneva infatti circa 18500 spettatori. L’MSG III è stata la prima casa dei New York Knicks, i quali vi giocarono fino al 1968, anno in cui si spostarono nel quarto Madison Square Garden, quello attuale situato tra Seventh e Eighth Avenue, sopra Pennsylvania Station. Sebbene sia in piedi dal 1968, l’ultimo Garden ha subito numerosi restyling, ultimo dei quali nel 2011, costato la bellezza di un miliardo di dollari.
Il Garden però non sembra avere pace e, come appreso recentemente (leggi qui), dovrà nuovamente traslocare per far spazio alle esigenze di una città in continua espansione.
Oggi però New York non è solo Madison Square Garden; dalla passata stagione infatti i Knicks hanno dei nuovi vicini, i Brooklyn Nets di casa al Barclays Center. Inaugurato nel Settembre 2012 da un concerto di Jay-Z, il Barcalys Center fa parte di un area residenziale e commerciale costata qualcosa come 4,9 miliardi di dollari. Progettata dall’architetto Ellerbe Becket, la nuova casa dei Nets conta quasi 18mila posti a sedere.
Se per i Knicks il Madison Square Garden è stata la loro unica dimora, altrettanto non si può dire per i Nets che, fin dalla loro fondazione nel 1967, hanno dovuto passare varie volte attraverso Lincoln Tunnel. Nella prima stagione in ABA i Nets, o gli American come si chiamavano all’epoca, erano d’istanza al Teaneck Armory a Teaneck, New Jersey. Sebbene il posto si dimostrò adeguato, l’anno successivo i Nets si spostarono alla Long Island Arena a Commarck (NY), dove ci rimase per due stagioni prima di trasferirsi, ad Island Garden. Nel palazzo situato a West Hempstead (NY) giocarono fino al 1972 quando si spostarono al Nassau Veterans Memorial Coliseum a Uniondale.
Izod Center
Dopo un breve passaggio al Rutgers Atheltic Center nel New Jersey, i Nets trovarono la loro dimora all’Izod Center, dove ci giocarono dal 1981 al 2010. Situato a East Rutherford, e più precisamente all’uscita della Route 20 (oggi Route 120) l’Izod Center ha una capienza di 20mila spettatori. L’abbandono dell’ Izod da parte dei Nets fu dovuto alla costruzione del Barclays Center, questo portò la franchigia oggi di proprietà di Prokhorov a giocare al Prudential Center di Newark (NJ) per due stagioni.
Se quella del Madison Square Garden può definirsi una Odissea cittadina, quella dei Nets può definirsi un’ Odissea e basta.
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