Jason Kidd e Kevin Garnett sono i due volti nuovi della Brooklyn che vuole arrivare ai playoffs e conquistare il tanto sognato anello del patron Prokhorov, disposto a spendere più di cento milioni di dollari. Tra il coach dei Nets ed il neo-lungo arrivato da Boston ci sono solamente 3 anni di differenza (Kidd 40, KG 37), ed è proprio questo l’argomento principale del quale Jason ha parlato nella giornata di ieri. Garnett è un giocatore che fa tutta la differenza del mondo durante i playoff, ma per far si che tutto questo accada, è utile che lo stesso Kevin non giochi tutte le 82 partite della stagione altrimenti arriverebbe spompato e senza energie al momento più importante della stagione. La soluzione? Oltre ad un minutaggio limitato, Kidd starebbe pensando di utilizzare la stessa strategia utilizzata da coach Popovich con Tim Duncan (durante la scorsa stagione): riposo forzato in determinati momenti della stagione che han permesso al lungo 37enne di giocare 69 partite e di arrivare in forma smagliante per i playoffs NBA.
“Con Garnett abbiamo parlato di diverse soluzioni”ha dichiarato coach Kidd. “Sicuramente potrebbero esserci momenti in cui il minutaggio sarà limitato. Inoltre abbiamo parlato della possibilità che salti sistematicamente tutti i back-to-back della prossima stagione (saranno 20 in tutto, NDR). Queste comunque sono solamente idee per cercare di arrivare ai playoffs nel modo migliore possibile. Brook Lopez? Si è operato al piede, spero di poterlo avere già da Ottobre nel gruppo. Deron Williams? Questa deve essere la sua stagione, sarà una grande sfida ed ha bisogno di essere riconsiderato un possibile MVP a fine stagione, per farlo avrà bisogno anche del suo allenatore…Questa sarà una delle mie responsabilità.”
I dubbi fisici, come suggerito da Stefan Bondy del NYDailyNews, però non riguardano solamente “The Big Ticket”, ma oltre allo stesso Lopez (25 anni, operato al piede) gli occhi dei tifosi dubbiosi sono rivolti verso Paul Pierce (35 anni ed un infortunio al gomito negli scorsi playoffs) ed anche Joe Johnson (32 anni, zoppicante negli ultimi due mesi della stagione scorsa. Insomma, oltre ai Miami Heat c’è un altro avversario temibile da sconfiggere: gli infortuni.