Nei giorni scorsi l’ESPN network ha rilasciato la previsione dei propri esperti sul ranking finale NBA, diviso per conference, e, come prevedibile, qualche giocatore non l’ha presa troppo bene. La posizione che ha fatto più discutere è stata senz’altro quella dei Los Angeles Lakers, piazzati dagli esperti al dodicesimo posto, dietro Pelicans e Trail Blazers. Le prime dichiarazioni di dissenso sono arrivate da un tweet di Kobe Bryant seguite a ruota da una dichiarazione di Nick Young a Mark Medina di LA Daily News.
All’inizio avevo capito dodicesimi in tutta la NBA, non solo a Ovest, e ho pensato che poteva starci, ma una previsione del genere su 14 team è terribile ed irrispettosa per una franchigia come la nostra.
Nella giornata odierna ci ha pensato Jordan Hill a rincarare la dose.
Certo, Howard è andato via, ma abbiamo sempre tre All-Stars come Nash, Pau Gasol e, soprattutto, Kobe Bryant. Possiamo arrivare di sicuro fra i primi tre a Ovest. Kobe sta facendo incredibili progressi dopo l’infortunio e non mi sorprenderei se tornasse all’inizio della stagione o addirittura durante il training camp, certo non ne sono sicuro ma non ne rimarrei sorpreso.
È inutile spiegare quale apporto sia in grado di fornire, dentro e fuori dal campo, un giocatore dotato dell’intelligenza cestistica e del talento di Kobe ed è scontato che il suo sarà un ritorno decisivo per i Lakers che, com’era prevedibile, sono intenzionati a smentire gli esperti ESPN Network.
Kobe Bryant, tra l’altro, è stato recentemente votato come giocatore preferito dai Rookies 2013 in un sondaggio promosso dalla NBA fra tutti i giocatori scelti durante l’ultimo Draft. The Black Mamba ha preceduto di ben 6 punti percentuali LeBron James, a sua volta seguito da Kevin Durant, Dirk Nowitzki, Kevin Garnett e Chris Paul.
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